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Spiagge d’oro, verso la disobbedienza fiscale

Il governo insiste sull'aumento dei canoni demaniali? I balneatori non pagheranno le tasse

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Continua la protesta della Confesercenti sulla proposta contenuta nella legge Finanziaria 2004 che istituirebbe un aumento dei canoni demaniali del 300 per cento.Una previsione che a detta degli operatori – e non solo – non può essere in alcun modo tollerata e soprattutto accettata.Ieri mattina parlamentari, amministratori senigalliesi, rappresentanti di categoria e operatori turistici si sono ritrovati all’Hotel International per l’assemblea di protesta organizzata dall’Assoturismo Regionale Confesercenti.L’associazione già un paio di settimane fa aveva assicurato che "la battaglia sarebbe stata estenuante e che non si sarebbe limitata a qualche iniziativa.Il riferimento è alla prima mossa scattata una decina di giorni fa in occasione della trasferta "romana", quando rappresentanti e membri dell’associazione di tutta la regione si sono ritrovati davanti al Senato per protestare contro la Finanziaria.Proteste che hanno trovato il sostegno e l’appoggio anche degli amministratori regionali e locali.L’assessore al turismo Lidio Rocchi ha ricordato ieri la mozione da lui presentata in Consiglio Regionale con la quale si chiede, oltre all’annullamento della delibera del Governo relativa all’aumento dei canoni demaniali, una revisione del sistema dei canoni demaniali che preveda sia l’esclusione dell’assoggettamento all’Ici delle superfici occupate dalle attrezzature turistico-balneari, sia l’adeguamento dell’aliquota IVA a quella praticata nel settore turistico."La delega concessa alla Regione e agli enti locali per ciò che riguarda il turismo se la tenga pure il governo centrale – chiosa Rocchi – è inutile, dal momento che non sono previsti conseguenti trasferimenti e per di più grava sulle casse degli enti locali gli oneri per sostenere ed incentivare il turismo".Contrari alla previsione contenuta nella Finanziaria anche i deputati ds Marisa Abbondanzieri e Eugenio Duca."Siamo assolutamente critici con la richiesta di fiducia avanzata al governo, atto che probabilmente si ripeterà anche alla Camera in occasione dell’approvazione della Finanziaria – ha detto la Abbondanzieri- l’appello che vogliamo lanciare è che la proposta avanzata presentare un nutrito pacchetto di emendamenti trovi l’appoggio anche dei parlamentari della maggioranza"."E proprio domani inizierà la discussione su questi emendamenti – ha aggiunto Duca – che rischiano però di essere spazzati via qualora il Governo non ne tenga conto e "imponga" le proprie decisioni attraverso la fiducia".Tra le varie proposte c’è l’inserimento di un ordine del giorno da presentare in consiglio comunale di Senigallia, sulla scia della mozione presentata dall’assessore regionale Rocchi.Al riguardo il sindaco Luana Angeloni, mostrando piena disponibilità, ha evidenziato come la partita venga giocata tutta in sede istituzionale."Gli enti locali e quindi anche il nostro Comune da un punto di vista legislativo purtroppo non hanno molti strumenti a disposizione per contrastare la Finanziaria – ha dichiarato la Angeloni – ma ribadiamo il nostro disappunto per queste scelte del Governo che rischiano seriamente di creare tensioni tra Comune e categorie, in questo caso dei bagnini".Il rischio cui ha fatto riferimento il primo cittadino è quello conseguente alla proposta delle Fiba-Confesercenti di ricorrere ad una sorta di "disobbedienza fiscale" come forma di protesta."L’aumento dei canoni demaniali del 300 per cento così come la legge n.73/02 sui lavoratori irregolari che, in base alla legge Bossi-Fini, prevede sanzioni pecuniarie dal 200 al 400 per cento significano la morte certa di molte aziende – ha commentato il presidente di Hasshotel Claudio Albonetti – come forma di protesta siamo pronti a ricorrere anche alla disobbidienza fiscale, non pagando tasse come quella sui rifiuti solidi urbani".Punta tutto su una differenziazione dei canoni demaniali il segretario provinciale della Confesercenti Paolo Luzi Crivellini."Stiamo preparando una proposta da presentare al sottosegretario del Consiglio dei Ministri Letta con la quale chiediamo di applicare imposizioni diverse per diverse zone costiere – ha detto – spiagge a diversa vocazione turistica devono sottostare a tassazioni differenti"."Per non far morire il turismo – ha aggiunto il segretario provinciale della APT Piccinini – occorre che la nostra battaglia sia in sinergia anche con i consumatori che non possono ritenerci responsabili di eventuali aumenti tariffari".
di Giulia Mancinelli

Pubblicato Martedì 11 novembre, 2003 
alle ore 11:13
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