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Sanità, incontro a Senigallia per il futuro dell’ospedale e di cardiologia

Le sigle sindacali incontrano Mangialardi che martedì 26 vedrà gli altri sindaci dell'Area Vasta n.2

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Il reparto di cardiologia all'ospedale di Senigallia

Incontro positivo quello tenutosi il 25 febbraio a Senigallia tra il primo cittadino e le sigle sindacali sul tema, caldo, della riorganizzazione della sanità nelle Marche. Tema caldo perché le notizie apprese sull’ipotesi di tagliare il reparto di cardiologia dall’ospedale della spiaggia di velluto sono state fortemente contrastate – non appena emerse – da più voci delle istituzioni e della società “civile”.

All’incontro con il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi hanno partecipato i rappresentanti territoriali delle tre note sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente nelle persone di Mohammed El Hasani, Maurizio Andreolini e Renzo Perticaroli che hanno espresso il loro punto di vista – chiaramente negativo – sull’ipotesi di smantellare un reparto centrale per un ospedale di rete come quello di cardiologia: smantellamento che rappresenterebbe, a tutti gli effetti, uno dei tagli più pesanti a livello regionale.

Siamo contrari all’ipotesi – commenta il responsabile Uil Renzo Perticaroli anche se, va detto, l’uscita del direttore generale dell’Asur Ciccarelli non era ufficiale e forse è stata dettata dall’attuale situazione senigalliese, per la quale tuttora manca il primario. Una riorganizzazione però che non potrebbe essere portata avanti perché si rischierebbe di comprimere altri servizi legati a cardiologia indispensabili per il territorio, soprattutto per una struttura centrale come quella di Senigallia. Dobbiamo però cercare di non scendere al livello di guerra tra campanili perché, altrimenti, avremmo perso già fin dall’inizio rischiando di far perdere di valore alla battaglia per la tutela di un servizio indispensabile e che si gioca sulla pelle dei cittadini“.

Il sindaco, dal canto suo, ha confermato quanto già espresso in precedenza, ovvero la fiducia nelle scelte regionali e la netta contrarietà all’ipotesi che ancora non ha nulla di ufficiale. “Nella giornata di martedì 26 febbraio inoltre, su mia richiesta – afferma il primo cittadino Mangialardi – avrò un incontro con gli altri sindaci delle ex zone territoriali per mettere a tavolino le scelte della regione e capire quali manovre vi siano all’orizzonte per la struttura di questa area vasta a livello complessivo“.

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