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Interventi mirati e più controlli per difendere colture da malattie, funghi e insetti

Le richieste di Coldiretti, faccia a faccia con Amap

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Il papavero. Ricordo di un'infanzia e un'agricoltura senza pesticidi - Foto Giancarlo Rossi
Interventi mirati e maggiori controlli in campo per difendere le colture da malattie, funghi e insetti, ma senza danneggiare l’ambiente.
 

Di basso impatto i marchigiani se ne intendono. Già ai vertici della classifica italiana per il poco impiego di diserbanti (quasi dimezzato l’utilizzo dei fitosanitari negli ultimi 20 anni contro una media nazionale che viaggia sul -26%) e protagonisti di una delle agricolture bio più ampie d’Europa, gli agricoltori della nostra regione hanno raggiunto ieri con Amap (l’Agenzia per l’Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca, l’ex Assam) un importante accordo sull’agricoltura integrata.
 
I tecnici Coldiretti hanno incontrato l’ente per illustrare tutte le istanze della categoria e suggerire modifiche ai piani per quanto riguarda la lotta all’oidio del grano, un fungo che attacca i cereali, agli elateridi che attaccano i semi di girasole e ai coleotteri che si accaniscono contro l’erba medica. Con l’agenzia regionale c’è stata una sostanziale convergenza sulla necessità di aumentare notevolmente l’informazione alle aziende agricole sul corretto utilizzo delle pratiche agronomiche e la programmazione di trattamenti mirati che possono essere maggiormente risolutivi contro funghi e insetti. “Ad esempio – spiegano da Coldiretti Marche – sugli elateridi del girasole, in agricoltura integrata è fondamentale utilizzare semente conciata che ormai si trova tranquillamente in commercio, considerando che il disciplinare nazionale non permette l’uso di geodisinfestanti alla semina in assenza di attacco evidente e consistente. Amap ha comunque recepito le richieste di Coldiretti, garantendo un rafforzamento della sua rete di monitoraggio territoriale regionale e, in caso di presenza accertata del parassita, concedendo deroghe per porzioni di territorio senza obbligare l’agricoltore al monitoraggio aziendale. Sull’oidio si è convenuto che, stante le condizioni meteorologiche che si sono presentate quest’anno, sarà consentito effettuare dopo un trattamento tradizionale, un secondo trattamento, purché con prodotti autorizzati alla coltivazione biologica”.
 
Tra le proposte anche quelle che vanno nella direzione della semplificazione normativa e riduzione degli oneri degli agricoltori che aderiscono al sistema di produzione integrata, come l’utilizzo di un piano di concimazione redatto con le cosiddette “schede a dosi standard”. Nel disciplinare relativo alla lotta integrata della Regione Marche si prevede che il piano venga redatto esclusivamente da un tecnico abilitato con titolo di studio in campo agronomico, diversamente da quanto previsto in altre regioni con l’utilizzo delle linee guida nazionali con un chiaro risparmio economico. “Ora – concludono da Coldiretti – dopo le proposte, attendiamo un riscontro da Amap e Regione sia per l’adeguamento del disciplinare, sia per le deroghe richieste e per l’avvio della campagna informativa mirata”.
 
 
 
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