Due grandi cult al Gabbiano di Senigallia
Rocky Horror Picture Show a 50 anni dall'uscita e Nosferatu con Klaus Kinski

Per celebrare i 50 anni trascorsi dalla prima uscita nelle sale, la Cineteca di Bologna ha ultimato grazie al progetto “Il Cinema Ritrovato” il restauro di The Rocky Horror Picture Show, divenuto con il tempo uno tra i più celebri cult movie della storia del cinema.
Assurto a fenomeno culturale senza pari, il film diretto da Jim Sharman detiene a tutt’oggi il record per la più lunga e ininterrotta presenza in sala di tutti i tempi. La pellicola era la trasposizione cinematografica del musical teatrale di Richard O’Brien che aveva sbancato i botteghini londinesi e poi conquistato i teatri off di Los Angeles. Nel giro di pochissimo tempo si trasformò in uno straordinario successo, tanto che iniziò a essere programmato come film di mezzanotte in un numero sempre crescente di cinema.
Il successo del Rocky Horror si dovette soprattutto alle manifestazioni di adesione entusiasta del pubblico ai suoi personaggi, lanciando la tradizione di vestirsi come i personaggi del film, cantare e ballare le sue canzoni, ricreando numeri davvero irresistibili, dotati di una straordinaria carica anarchica, eversiva e liberatoria. Questo contribuì in maniera fondamentale al processo di affermazione dei diritti queer ed è ancora oggi un grido esilarante e commovente alla libera espressione di sé in ogni ambito dell’esistenza.
Interpretato dallo stesso O’Brien nel ruolo di Riff-Raff, da Tim Curry in quelli di Frank-N-Furter e da una giovanissima Susan Sarandon in quelli di una tremebonda sposina che si trovava di fronte a qualcosa di inaudito, The Rocky Horror Picture Show è stato definito un “inno irriverente ai piaceri sessuali, uno spettacolo d’arte varia che coniuga alieni travestiti e case infestate, il tutto sorretto da una poderosa colonna sonora kitsch-rock”.
La versione restaurata in 4K del Rocky Horror Picture Show sarà proiettata al Cinema Gabbiano, rigorosamente in lingua originale sottotitolata, nei primi tre giorni della prossima settimana: lunedì 27 nel consueto orario serale delle 21:15, mentre martedì 28 e mercoledì 29 con inizio alle ore 18:45. Vi aspettiamo vestiti a tema per regalarvi un gadget del film.
ciclo “Werner Herzog”
Martedì 28 ottobre (ore 21:15)
Nosferatu, the Vampyre (v.o.s.)
(“Nosferatu: Phantom der Nacht”
1979, Germania Occ./Francia, 107’)
Proseguirà inoltre la prossima settimana la rassegna monografica dedicata al grande cineasta tedesco Werner Herzog, questa volta con la sua personale riproposizione del mito di Nosferatu. Il film è interpretato da Klaus Kinski, in una delle sue performance più iconiche, nei panni del vampiro; al suo fianco troviamo Isabelle Adjani (Lucy Harker), Bruno Ganz (Jonathan Harker) e Roland Topor (Renfield). L’ambientazione si muove tra il castello gotico in Transilvania e la città di Wismar, invasa dalla peste portata dal vampiro.
Herzog mantiene l’atmosfera inquietante e decadente dell’originale ma vi aggiunge la sua impronta poetica e visionaria: i paesaggi naturali, le musiche avvolgenti dei Popol Vuh, l’attenzione ai dettagli pittorici rendono l’opera una meditazione sulla morte, la corruzione e l’eterno conflitto tra amore e distruzione.
Il vampiro era nato, nella prima interpretazione di un suo conterraneo come Friedrich Wilhelm Murnau, come simbolo dell’irruzione violenta di un elemento irrazionale nel tessuto della realtà borghese ottocentesca, un qualcosa capace di opporre alla buona educazione e alla facciata ipocrita del mondo circostante una forza eversiva ed incontenibile. Era un’immagine potentissima per Herzog, da sempre ossessionato dal lato oscuro e torbido della nuova middle class europea, al punto da sentire il bisogno di realizzarne una sorta di remake. Impressionato dalla straordinaria carica evocativa delle immagini di Murnau, Herzog sembra accostarsi alla pellicola del 1922 con un certo timore reverenziale, quasi un’idolatria che sfiora a tratti le vette di un altissimo manierismo. Eppure, nonostante alcune sequenze siano virtualmente identiche, il film di Herzog insegue una nuova dimensione: Nosferatu diventa quasi una rivelazione messianica e misteriosa, una figura arcana la cui immortalità si trasforma necessariamente nella condanna ad una solitudine senza fine. In un mondo di sentimenti mortali come i cuori che li nutrono, il vampiro assume – grazie anche alla camaleontica interpretazione di Klaus Kinski – la statura tragica di un uomo condannato a sopravvivere alla sua stessa esigenza d’amore. E in questa sua carica di intenso dolore, il mostro finisce per spalancare di fronte a noi una visione di vero incubo e angoscia.
Proiezione martedì 28 ottobre ore 21.15.


























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