Gli artisti e le artiste di Lapsus al Festival di Outsider Art e Arte Irregolare di Firenze
Un viaggio tra confini da abitare, mondi da scoprire e saperi da condividere. Presentata candidatura per ospitare l'edizione 2026

Lo scorso fine settimana, gli artisti e le artiste di Lapsus sono partiti alla volta di Firenze per partecipare alla X edizione del Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare, che si è svolto da giovedì 9 a domenica 12 ottobre presso San Salvi, ex manicomio fiorentino oggi sede di importanti realtà culturali come La Tinaia, spazio di attività espressive e i Chille de la Balanza, storica compagnia di teatro di ricerca.
La presenza di Lapsus al Festival rappresenta non solo un momento di visibilità artistica, ma soprattutto un’esperienza di incontro, scoperta e scambio, in linea con lo spirito profondo del progetto: aprirsi ad altri mondi creativi affini, per apprendere nuove visioni e restituire ciò che si è appreso agli altri atelier e comunità con cui si collabora.
Il tema di quest’anno, “Abitare i confini”, si è rivelato perfettamente in sintonia con il percorso di Lapsus: un invito a muoversi tra le soglie, a esplorare le zone d’ombra e incertezza non come luoghi da evitare, ma come spazi fertili di trasformazione e relazione. Proprio in questi spazi si muove da sempre l’arte degli outsider, ricca di autenticità, visione e potenza creativa.
Durante il Festival, Lapsus ha avuto modo di entrare in contatto con altre realtà italiane legate al mondo dell’arte irregolare, visitare mostre, partecipare a talk, laboratori e spettacoli, in un fitto programma di eventi che ha messo in dialogo esperienze, pratiche e saperi. Una tappa importante in un cammino più ampio, che guarda all’arte come linguaggio capace di abbattere barriere, creare connessioni e generare comunità.
Con grande entusiasmo e senso di responsabilità, Lapsus ha presentato la propria candidatura per ospitare l’XI edizione del Festival nel 2026, convinto che il proprio territorio, le proprie reti e il lavoro quotidiano portato avanti con gli atelier possano offrire uno spazio fertile per accogliere e valorizzare il mondo dell’outsider art. Un segnale concreto della volontà di diventare parte attiva nella costruzione di nuovi ponti tra realtà artistiche che condividono visioni, sfide e sogni comuni.
Per Lapsus, essere presenti a Firenze ha significato sentirsi parte di un movimento, di una rete viva e vitale che, lontana dai circuiti ufficiali, lavora per dare voce a forme d’espressione spesso invisibili, ma non per questo meno potenti. È da questa energia che gli artisti e le artiste tornano arricchiti, pronti a portare avanti il proprio lavoro con uno sguardo rinnovato e con la voglia di continuare ad “abitare i confini”.
da Associazione Lapsus






























Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!