L’assessore al Verde Pubblico Elena Campagnolo ci informa con un comunicato dal linguaggio un po’ approssimativo che negli ultimi quattro anni nella nostra città sono stati piantati oltre 500 alberi; ben più di quelli abbattuti, quindi un netto miglioramento nel settore.

Premesso che sostituire un albero di 60/80 anni con alberetti da vivaio non è sicuramente la stessa cosa in fatto di servizi ecosistemici perché, affinché la funzione sia la stessa, dovranno passare almeno una ventina di anni.

Sinceramente questo aumento del verde pubblico negli ultimi anni a Senigallia ci era sicuramente sfuggito. Ma probabilmente ci stiamo sbagliando, dato che l’attenzione verso la cosa pubblica dei nostri amministratori comunali è senza dubbio maggiore di quella di noi comuni cittadini.

Per questo chiediamo all’assessore di pubblicare e di farci conoscere l’elenco degli alberi di nuovo impianto indicando via, strada o spazio pubblico dove sono stati messi a dimora. E soprattutto l’indicazione della specie e varietà prescelte. Cosa che avveniva in passato. Perché sostituire un albero adulto di prima grandezza, con giovani piante di terza grandezza o magari con un arbusto coltivato ad alberetto (come nel caso degli oleandri) non sarà compensativo, sempre riguardo ai servizi ecosistemici dell’albero, né ora e né mai.

Una considerazione finale: albero e arbusto stanno ad indicare due fattispecie botaniche completamente diverse, e non possono essere usate alternativamente per gli stessi soggetti.

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