La diocesi di Bolzano è tra le prime in Italia ad aver istituito, da oltre un decennio, un servizio di prevenzione agli abusi, di ascolto e tutela delle le vittime, coordinato da don

L’incontro pubblico aperto alla cittadinanza ha per titolo: “Custodire e tutelare, l’attenzione ai

Alla luce del Vangelo e dei recenti documenti della Chiesa in merito alla ferita degli abusi, che

sanguina e che lacera la stessa Chiesa, è urgente avviare una rivoluzione educativa per

intraprendere la via della prevenzione in ogni ambito della vita pastorale, così come in tutta la

società. Per i credenti Dio è Amore in relazione con ogni creatura vivente, in modo particolare

con i piccoli, i fragili, i vulnerabili; testimoniare questo Amore è accogliere, custodire e tutelare.

Per tutti si tratta di riconoscere la dignità di ogni persona, a partire dai più piccoli e dai più fragili:

è compito di ogni comunità umana, è urgenza di ogni comunità cristiana.

Qualsiasi forma di abuso di chi svolge un servizio nella Chiesa in nome di Dio, è un abuso di

estrema gravità con conseguenze pericolose e devastanti: prendere coscienza di tale gravità e

assumersi le proprie responsabilità nella comunità cristiana è il primo passo per una sana

prevenzione. Non è diondere un clima di sospetto e di paura, bensì di corresponsabilità e di

protezione. Gli abusi estremi non sono funghi nati in una notte, sono la conseguenza di abusi

meno evidenti ed eclatanti, pur sempre gravi e pericolosi: riconoscerli al primo insorgere è

compito di tutta la comunità, generare nuovi stili educativi liberi e umili è l’obiettivo del nostro

cammino diocesano, in cui si inserisce l’intervento di don Gottfried Ugolini