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Al via le iniziative per i 15 anni dell’Associazione di Storia Contemporanea

Lunedì 2 ottobre un nuovo libro a Senigallia su Simoncelli

Parte giovedì 2 ottobre, nella Sala Conferenze della Biblioteca “Antonelliana” di Senigallia, alle 17.30, la lunga serie di iniziative con cui l’Associazione di Storia Contemporanea festeggerà i 15 anni della propria attività.

I numeri dell’Associazione sono impressionanti: 151 pubblicazioni, 530 soci in tutto il mondo, 45 progetti di caratura nazionale e internazionale realizzati, 1.400 eventi pubblici promossi in Italia, Europa e negli Stati Uniti, una presenza fissa dal 2011 al Salone Internazionale del Libro di Torino, un marchio editoriale con 3 Collane e 20 opere già uscite che distribuisce su tutto il territorio nazionale. L’occasione è fornita dall’ultima opera edita, “Il martire laico Storia di Girolamo Simoncelli” (1797 edizioni, 2025) di Marco Severini, un libro nuovissimo in cui lo storico dell’Università di Macerata dà conto delle ultime ricerche compiute negli archivi marchigiani, capitolini e nazionali. “Questo libro propone – dice l’autore – diverse novità storiche e storiografiche su questa figura centrale del Risorgimento e della storia senigalliese, leader della Repubblica romana del 1849. I concittadini lo ricordano da 173 anni, da quel 2 ottobre 1852 in cui il trentacinquenne venne fucilato dagli svizzeri al soldo della restaurazione papalina; tra le molteplici ragioni di questo attaccamento c’è soprattutto un messaggio attuale: rinunciare a una esistenza comoda e agitata per assumere pubbliche responsabilità e contribuire a costruire una società moderna”.

Classe 1817, negoziante, persona stimata dall’intera comunità, Simoncelli prese parte alla prima guerra d’indipendenza, combattendo valorosamente in Veneto, e poi al processo di democratizzazione dello Stato romano che portò, il 9 febbraio 1849, alla proclamazione della Repubblica romana: di essa Simoncelli fu leader politico-militare, agendo con legalità e prudenza; ma al ritorno del papa-re, venne scelto come capro espiatorio e condannato a morte, dopo 33 mesi di detenzione a Pesaro.

I senigalliesi gridarono il giorno della sua fucilazione, il 2 ottobre 1852, la sua innocenza e presero a ricordarlo in vari modi: una tradizione che si rinnova dopo 173 anni.

Folto il parterre degli studiosi che dialogheranno con lo storico: Fulvia Principi, Lidia Pupilli, Andrea Pongetti ed Enrico Pergolesi. A tutti i convenuti sarà offerta una copia dell’opera.

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