“Un voto ‘utile’ contro il devastante progetto del nuovo ponte Garibaldi a Senigallia”
Appello da Italia Nostra, GSA e Confluenze: "Un invito doveroso"

Le diecimila firme di cittadini raccolte contro il progetto del ponte Garibaldi proposto dal governo regionale in carica hanno rappresentato in tutti questi mesi un sostegno prezioso e fondamentale per le varie fasi della battaglia iniziata e portata avanti con coraggio e convinzione dalle associazioni ambientaliste di Senigallia.
Una battaglia molto efficace, che ha ottenuto il risultato di fermare l’inizio dei lavori e, ultimamente, grazie alla sentenza del Consiglio di Stato, il rinvio ad un nuovo esame del Tar del ricorso a suo tempo presentato.
Il Tar si esprimerà nuovamente ai primi di novembre, ma l’esito non è prevedibile e non c’è nessuna certezza che la nuova sentenza vorrà o sarà in grado di bloccare il progetto.
Solo un cambiamento nel governo della Regione può aprire una prospettiva nuova, che prenda in considerazione un progetto alternativo e condiviso, compatibile architettonicamente con il contesto urbano in cui si va a collocare, evitando le conseguenze disastrose di immagine e di funzionalità che causerà inevitabilmente il progetto approvato.
Perciò ci permettiamo di invitare i firmatari del nostro appello contro il cosiddetto “ponte a brugola”, affinché, al di là delle loro convinzioni politiche, prendano in considerazione anche questa ultima possibilità, perché solo un nuovo governo della Regione potrà dare la certezza anche di un cambio di prospettiva, non solo per quanto riguarda il ponte Garibaldi, ma anche per gestione di tutta la problematica relativa alla difesa da rischio idrogeologico della città e della valle del Misa.
Questo invito è scevro da ogni possibile implicazione di natura partitica, ma è solo ispirata al raggiungimento dell’obbiettivo di una soluzione accettabile e congrua per il Ponte Garibaldi.
Del resto la posizione imparziale delle nostre associazioni, estranea ad ogni appartenenza di partito e mirata esclusivamente agli obbiettivi istituzionali, è dimostrata dalle tante battaglie fatte per la difesa dei beni ambientali e culturali anche contro precedenti governi della città e della regione di altro colore: dalla difesa del verde urbano (come quella contro l’abbattimento indiscriminato delle alberature urbane, dalla Pinetina della stazione e altro) alla tutela e valorizzazione del Fiume Misa e del Fiume Cesano, dalla difesa del paesaggio e dei Parchi alla difesa dei monumenti e del paesaggio urbano (di cui anche la presenta battaglia fa parte), come Piazza Garibaldi, il bastione di via Rodi, le mura, la tutela archeologica, l’edificazione dell’antica darsena e così via.
Quando il governo della cosa pubblica si mostra insensibile e ostile alle tante istanze presentate dai cittadini, sostenute da motivazioni e proposte alternative, i soggetti portatori di interessi diffusi, come le associazioni, hanno il diritto e il dovere di esprimere il loro dissenso anche attraverso il voto.
MARCO LION – Presidente Italia Nostra sezione di Senigallia
ANNA MARIA MORI – Presidente Gruppo Società Ambiente GSA Senigallia
MIRIAM BERTUZZI – Associazione Confluenze – Cultura, Ambiente e Società Senigallia


























Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!