Bonus Giorgetti: più soldi subito …e pensione più leggera! Conviene davvero?
Requisiti, vantaggi e svantaggi illustrati dalla Dott.ssa Margherita Feiz Mahdavi, Consulente del Lavoro a Senigallia

Da settembre 2025 per i lavoratori DIPENDENTI privati, e dal 1° novembre per quelli pubblici, è attivo il cosiddetto Bonus Giorgetti, un incentivo economico pensato per chi decide di restare al lavoro pur avendo già maturato i requisiti per la pensione anticipata.
La misura nasce con la Legge di Bilancio 2025 (art. 1, comma 161, L. 207/2024) ed è regolata dalla Circolare INPS n. 102 del 16 giugno 2025.
Il lavoratore che ha raggiunto i requisiti per la pensione anticipata può scegliere di rinunciare alla propria quota di contributi IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti), che normalmente verrebbe versata all’INPS, e riceverla direttamente in busta paga, esentasse e non imponibile ai fini fiscali.
Aliquota restituita:
9,19% per i dipendenti privati
8,89% per i dipendenti pubblici
Importo netto mensile:
Circa 230 € per uno stipendio lordo di 2.500 €
Il datore di lavoro continua a versare la propria quota contributiva, quindi la posizione assicurativa resta attiva. Tuttavia, il montante contributivo del lavoratore non cresce durante il periodo di adesione al bonus.
Vediamo i requisiti:
Aver maturato entro il 31 dicembre 2025:
– Pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne)
– Quota 103 (62 anni di età + 41 anni di contributi)
Non aver raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia (67 anni)
Non essere già titolari di pensione diretta (eccetto assegno ordinario di invalidità)
Essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria Inps o a forme sostitutive/esclusive
La richiesta può essere presentata in due modi:
1. Online sul portale INPS
Accedendo con SPID, CIE o CNS, il lavoratore deve cercare la sezione “Incentivo al posticipo del pensionamento” e compilare il modulo di adesione. L’INPS verifica i requisiti e comunica l’esito entro 30 giorni.
2. Tramite patronato
È possibile rivolgersi a un patronato di fiducia, che offre assistenza gratuita nella compilazione e invio della domanda. Questa opzione è consigliata per chi ha dubbi sui requisiti o vuole evitare errori procedurali. I patronati possono anche simulare l’impatto del bonus sulla futura pensione.
Una volta accettata la domanda, il datore di lavoro applica l’incentivo direttamente in busta paga. Il bonus può essere revocato una sola volta: in quel caso, si accede immediatamente alla pensione.
Valutiamo i Vantaggi:
– Aumento netto dello stipendio, senza tassazione
– Continuità contributiva garantita dal datore di lavoro
– Flessibilità nella scelta del momento del pensionamento
E gli Svantaggi…Pensione futura leggermente più bassa (stimata riduzione tra il 5% e il 7%)
– Rinuncia alla propria quota di contributi
– Scelta irrevocabile dopo la prima revoca
Quindi …è una scelta strategica o un rischio calcolato?
Il Bonus Giorgetti sicuramente rappresenta una svolta culturale: per la prima volta, il sistema previdenziale italiano premia chi sceglie di restare al lavoro. Ma è una scelta che va ponderata. Conviene soprattutto a chi intende rimanere pochi mesi in più, sfruttando il guadagno immediato senza compromettere troppo la pensione futura. Per chi invece pensa di lavorare ancora diversi anni, è fondamentale valutare l’impatto sul proprio assegno previdenziale.
In un contesto di inflazione e costi crescenti, il bonus offre liquidità immediata, ma impone una riflessione: quanto siamo disposti a sacrificare del futuro per migliorare il presente?
Dott.ssa Margherita Feiz Mahdavi
Consulente del Lavoro
Strada della Bruciata 14/1
Centro Teorema – 1° Piano
Cesano di Senigallia


























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