Il campione anconetano era molto atteso ieri nei Campionati Mondiali di scherma di Tiblisi, in Georgia, dove si presentava da campione iridato in carica del fioretto individuale: Marini, 25 anni, non è riuscito a difendere il suo titolo né a tornare sul podio, venendo sconfitto già nei sedicesimi di finale dal giapponese Yugai Nagano, andato avanti fino al 14-10: l’anconetano è riuscito a recuperare fino al 14-14 ma poi ha ceduto all’ultima stoccata venendo eliminato dunque già all’inizio del tabellone ad eliminazione diretta.

 

Ma non trova scuse. «può succedere, nessuno si aspetta sconfitte come questa – sottolinea il fiorettista – ma lo sport è questo, bisogna sapere accettare giornate così anche perché da una sconfitta si può imparare molto: si può capire cosa non va. Perdere fa parte dello sport».

«Se ho sentito il peso della responsabilità? No, proprio per niente – assicura Marini – anzi ero abbastanza tranquillo, forse pure troppo. Già prima del Mondiale sapevo che c’era qualcosa che non andava, c’è probabilmente qualcosa da migliorare nel lavoro e sto già provando a trovare la soluzione».

 

La delusione, in quella che era dopo gli Europei del mese di giugno – dove Marini conquistò l’oro nella gara a squadre e il bronzo in quella individuale – l’appuntamento più importante della stagione del fioretto resta, ma a 25 anni il campione anconetano ha ancora il futuro davanti e tante occasioni per rifarsi e tornare sul gradino più alto come già in passato, in una carriera che pur ancora breve lo ha già visto conquistare l’oro in tutte le più importanti manifestazioni, tranne le Olimpiadi: magari proprio già da Tbilisi, dove sabato c’è la gara a squadre.