Nonostante i continui solleciti, l’impegno, le interrogazioni, le mozioni e gli atti, ancora una volta l’amministrazione comunale guidata da Olivetti ha preferito abdicare al proprio ruolo previsto dallo statuto della Fondazione.

La nomina del CdA, infatti, spetta al consiglio comunale e dopo 1 anno di commissariamento, tra l’altro molto discutibile da un punto di vista delle norme, pensavamo che finalmente si potesse procedere al ripristino della normale gestione nella struttura.

Con l’ennesimo rinvio e la proroga fino al 14 aprile dell’incarico al Commissario, la Regione ha mandato un chiaro e inequivocabile segnale a Olivetti e alla sua maggioranza: alla Fondazione Città di Senigallia comanda politicamente la Regione e il Comune non può fare altro che eseguire le volontà politiche di Palazzo Raffaello.

Una situazione politicamente desolante, c’è poco da aggiungere.

Vorremmo conoscere le motivazioni delle parole del Sindaco, invece, fianco a fianco con il Commissario durante l’ultima conferenza stampa. Abbiamo visto la solita difesa d’ufficio politica e tecnica sugli atti, ma in realtà Olivetti e Bello sono i veri assenti politici, hanno permesso che la Regione commissariasse la Fondazione addirittura con un atto di indirizzo votato dalla maggioranza a trazione FdI. Una posizione politicamente incomprensibile che viene perpetrata per l’ennesima volta.

Si rinnovi il CdA della Fondazione, subito. Lo si faccia in Consiglio Comunale, non con nomine commissariali della Regione.

Gruppi consiliari
PD
DaF
Vivi Senigallia
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