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La maggioranza replica al PD sul tema della Fondazione Città di Senigallia

"Attacco strumentale e fuorviante al Presidente del Consiglio Massimo Bello"

Aula Orciari del Consiglio Comunale di Senigallia - Scranni della maggioranza

La nota del Partito Democratico di Senigallia sulla situazione della Fondazione Città di Senigallia è un attacco strumentale e fuorviante al Presidente del Consiglio Massimo Bello, colpevole secondo il PD di non aver informato il Consiglio di quanto stia avvenendo all’interno della Fondazione.

Va ricordato a tutti che il Consiglio Comunale procede all’elezione del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Città di Senigallia, mentre come organo collegiale non ha alcun potere di controllo diretto sulla Fondazione. E ciò a differenza della Giunta regionale che ha nominato l’attuale Commissario Straordinario e che – a differenza del Consiglio comunale – ha un potere di controllo attivo sulla Fondazione stessa.

Il Presidente del Consiglio, a norma di regolamento, ha sempre coinvolto tutto il Consiglio trasmettendo a ciascun Consigliere tutta la documentazione utile ad approfondire le vicende della Fondazione.

Basta inoltre leggere con la dovuta attenzione i lavori consiliari e quelli della Conferenza dei Capigruppo, per sapere che il Presidente Bello, il 12 maggio 2022, aveva già scritto ai Presidenti di Gestiport, Fondazione Città di Senigallia, Fondazione Opera Pia e ASA Ambiente, chiedendo loro di partecipare ad una serie di audizioni in Conferenza dei Capigruppo.

Audizioni che sono già cominciate il 19 maggio scorso con l’ASA Ambiente, proseguite con la Fondazione Opera Pia il 29 giugno scorso e con quella della Fondazione Città di Senigallia, che si terrà giovedì prossimo, 28 luglio.

Va poi detto chiaramente ai cittadini che il Presidente del Consiglio non ha alcun obbligo di legge, di Statuto o di Regolamento comunale circa la trasmissione degli atti di gestione corrente o commissariale degli enti collegati al Comune (Gestiport, Fondazione Città di Senigallia, Fondazione Opera Pia e ASA Ambiente). Mentre al contempo, ciascun Consigliere comunale ha il diritto di accedere agli atti, direttamente agli uffici degli enti interessati in base all’art. 43 comma 2 del Testo unico degli enti locali.

E’ difficile, a questo punto, comprendere quanto affermato dal PD nel proprio comunicato, soprattutto quando chiama in causa il Presidente del Consiglio Bello, che non ha alcuna responsabilità politica ed istituzionale. Anzi, riteniamo questo comunicato solamente strumentale a distogliere l’attenzione sulla gestione della Fondazione degli ultimi trent’anni.

I Gruppi consiliari di maggioranza

Fratelli d’Italia
Lega
Forza Italia
La Civica

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