Missione compiuta! I cinque giovani ambasciatori della scuola Marchetti di Senigallia, della classe 2C, tempo prolungato Europeo e i loro docenti accompagnatori Del Moro e Monti, sono tornati a casa dopo una intensa cinque giorni in terra spagnola per il progetto Erasmus+.

Al loro arrivo, venerdì 29 ottobre, davanti all’ingresso della Marchetti i cinque ragazzi, ancora assonnati e confusi dalle tante esperienze vissute con i loro coetanei spagnoli, turchi e polacchi, sono stati ricevuti da un comitato di benvenuto rumoroso e festante composto dai loro compagni di classe, dai genitori e dalla Dirigente dell’istituto, la Prof.ssa Paola Filipponi. L’accoglienza dei ragazzi si è svolta con grande entusiasmo e spontaneità, con un coro di saluti, abbracci e qualche lacrima accompagnati dalle note de La Bamba ad opera dei valenti chitarristi del Corso Musicale.

L’entusiasmo di tutti i presenti è giustificato, la ripartenza del progetto Erasmus + alla Marchetti segna la ripresa di un percorso di internazionalizzazione della scuola interrotto dalla Pandemia e la concretizzazione dell’obiettivo di formare giovani cittadini europei, senza frontiere e consapevoli dell’importanza della salvaguardia dell’ambiente, che si persegue con determinazione e azioni concrete e quotidiane di tutti.

Nei commenti dei ragazzi e delle loro famiglie c’è la consapevolezza di aver vissuto una bella esperienza sotto il profilo didattico ma soprattutto umano, ciò che rimane infatti è il senso di fratellanza, di amicizia spontanea fra ragazzi di paesi diversi uniti per un grande obiettivo, la salvaguardia del pianeta.

Ed ora questo gemellaggio europeo continuerà con l’accoglienza a Senigallia di quindici alunni stranieri e dei loro docenti, che saranno impegnati in attività didattiche e potranno conoscere la nostra città e le sue bellezze naturalistiche e storiche accompagnati dai loro coetanei della Marchetti.

Questo importante appuntamento è fissato per febbraio 2022 e tutti gli alunni e i docenti saranno coinvolti affinchè la dimensione green dell’educazione e la vocazione all’europeismo diventino un comune sentire dei nostri ragazzi a cui affidiamo il futuro del pianeta.