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“La manovra bancomat”

Il M5S sul bilancio di Previsione: "Al massimo le aliquote su IMU/TASI"

Stefania Martinangeli

Anche questa volta pagheranno i cittadini! Il Movimento 5 Stelle lo ha annunciato negli scorsi comunicati, esaminando il Rendiconto 2014 ed il Bilancio di Previsione 2015.

Come consiglieri neoeletti ci siamo trovati ad affrontare, fin dal nostro primo insediamento in Consiglio, problematiche gravissime che affliggono il bilancio della nostra città. Abbiamo informato i cittadini che ciò di cui si è fatto vanto il Sindaco durante la campagna elettorale, ossia dell’AVANZO di BILANCIO di oltre 6 milioni di euro, risultante dal Rendiconto 2014 approvato dal Consiglio Comunale il 29/04/2015, aveva subito un RIACCERTAMENTO, deliberato dalla Giunta il giorno successivo, il 30/04/2015, e da questo riaccertamento era emerso un DISAVANZO speculare di oltre 6 milioni di euro.

Nessuna notizia è trapelata in campagna elettorale di tale accertato DISAVANZO, anzi non si è persa occasione per dichiarare VIRTUOSO il Comune di Senigallia

Ancora peggiore ci è subito apparsa la situazione in Commissione Bilancio, in cui ci è stato relazionato dalla Dirigente di Area, il Bilancio di previsione relativo all’esercizio 2015. La Dirigente, premettendo quelle che sono le regole tecniche che un bilancio deve rispettare e l’obiettivo che ci pone il Ministero per l’anno corrente, che è un saldo-obiettivo di + €3.259.771,00 tra entrate e spese correnti, ci ha spiegato, ed oserei dire “rivelato”, che questo saldo-obbiettivo non sarebbe comunque raggiungibile nemmeno se ipotizzassimo una parità di entrate correnti e di spese correnti rispetto al 2014, in quanto andremmo in squilibrio di bilancio di previsione di – € 1.142.791,62, che andrebbe inevitabilmente ad aggravarsi negli anni successivi, 2016 e 2017, fino a raggiungere uno squilibrio di oltre 4 milioni di euro.

Unica soluzione tecnica ipotizzata per rientrare è stata quella di aumentare le entrate correnti, portando al massimo le aliquote su IMU/TASI con un recupero di € 860.000,00 e di portare l’addizionale IRPEF a 0.8×1000 con un abbassamento della soglia di esenzione ad € 11.000,00 (rispetto ai precedenti€15.000,00), con un ulteriore recupero di € 1.787.000,00.

A fronte di una sicura e dimostrata abilità di far quadrare i conti da parte dei tecnici e dirigenti dell’Area Risorse Finanziarie, come cittadina mi chiedo se vi siano state competenze politiche nella precedente Giunta e se ve ne siano in questa attuale, per procedere ad una analisi di bilancio che porti a porre in essere manovre correttive non più basate sull’aumento indiscriminato della tassazione dei cittadini e delle imprese, ma che preveda una ampia manovra programmatica di spending review a lungo termine e di recupero somme dalle sacche di evasione che da più fronti vengono evocate come piaga vera e propria della nostra finanza.

Debbono essere trovate altre strade alternative ai tagli dei trasferimenti dal Governo centrale, non è possibile ipotizzare solo ed unicamente una manovra incentrata sulla tassazione.

Anche Confindustria Ancona ha condannato la decisione del Comune di Senigallia relativa all’aumento di IMU, TASI e IRPEF annunciata all’incontro di presentazione del bilancio di previsione 2015. Con un articolo apparso il 28 luglio sul Corriere Adriatico, il Presidente di Confindustria Ancona, Claudio Schiavoni, ha affermato: “Al Comune di Senigallia sfugge il concetto che l’imprenditorialità è il veicolo principale dello sviluppo economico del nostro territorio e che incrementando costantemente la tassazione non viene stimolata la crescita in termini di produttività, innovazione e occupazione bensì incentiva gli investimenti in altri territori. Nel corso dell’incontro in cui è stato presentato molto sinteticamente il bilancio 2015 non esistono alternative, nulla è modificabile o discutibile. Una mera accettazione dei fatti senza alcun confronto, sicuramente necessario, i mesi scorsi. A questo si aggiunge l’assenza di un programma che focalizzi alcuni punti essenziali per un piano di sviluppo economico della città“.

Anche i rappresentanti sindacali di Cgil,Cisl e UIL hanno voluto esprimere la loro disapprovazione per la pressione fiscale, ormai divenuta insostenibile, con queste parole anch’esse tratte da un comunicato stampa: L’appello delle rappresentanze sindacali è rivolto ai noi consiglieri, affinchè interveniamo su questa manovra tesa ad aumentare la pressione fiscale senza alcuna valutazione di effettuare interventi incisivi di contrasto all’evasione fiscale. Sempre citando l’articolo gli stessi denunciano:”Nel 2014 Senigallia ha accolto 1 milione di turisti e il Comune ha incassato come tassa di soggiorno 230.000 euro rispetto ai 750.000 previsti“. (//www.senigallianotizie.it/1327377821/i-sindacati-contro-la-giunta-di-senigallia-insostenibile-pressione-fiscale)

Come consiglieri del Movimento 5 Stelle abbiamo subito colto l’esortazione ed abbiamo portato le istanze in Consiglio.
La manovra BANCOMATdel Comune è stata affiancata da una ulteriore manovra di alienazione dei Beni immobili ricadenti nel territorio comunale non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali individuate in oltre diecimila metri quadri destinati ad aree produttive a Cesanella ed a Marzocca.

Anche qui però, pur di fare cassa l’AC.si è apprestata ad abbassare ulteriormente il prezzo di vendita a metro quadro che da € 90,00 è sceso ad € 85,00, con ulteriore aggravio per il cittadino che,oltre a perdere il patrimonio comunale, si ritrova in bilancio minori entrate rispetto al valore ceduto.

Nella seduta di Consiglio del 29 luglio, il Sindaco ha puntato il dito contro i consiglieri di minoranza, esortando loro a dimostrare competenza ed a proporre emendamenti su di una situazione di bilancio presentata in appena una settimana,velocemente e sinteticamente, in cui nulla è stato presentato come modificabile o discutibile e sulla quale gli stessi non sono stati posti in grado né di discutere nei giusti tempi (se non nelle 11 ore continuate di Consiglio), né di evocare quella risoluzione miracolosa che potesse risolvere anni di gestione sicuramente non lungimirante e non condivisa nè partecipata con la cittadinanza. In conclusione, la Dirigente di Area, dichiarando che ogni anno viene dato dall’Amministrazione un ambito di recupero dell’evasione, ha convenuto che quello individuato dalle rappresentanze sindacali è sicuramente un ambito su cui operare.

Monitoreremo nel dettaglio richiedendo l’elenco dei residui attivi e passivi, “dettagliati” e l’elenco dei mutui in essere e vigileremo affinchè l’AC si impegni a contrastare eventuali sacche di evasione ed a porre in essere una seria politica di spending review.

da Stefania Martinangeli
Consigliera M5S Senigallia

 

 

Commenti
Solo un commento
un povero tra i poveri (di politica) 2015-07-31 15:01:34
"BRAVI" Monitorate nel dettaglio e pubblicate i resoconti. Fate capire il tutto in modo molto semplice e chiaro per chiunque. Ma poi cosa si fa????? Credo sia ora passata di fatti dimostrativi ma legali. Altrimenti rischiate di rimanere lettera morta.
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