Resto sempre piuttosto perplesso, quando politicanti (...omissis...) come Paradisi, ed altri (...omissis...) simili, utilizzano il termine "Laicista", dandogli senso dispregiativo e dipingendo chi eventualmente fa "propaganda" (addirittura!!) in tal senso, in modo negativo. E' infatti vero, che se "l'altruista" è colui o colei che si adopera per "L'altro", ed il "pluralista", è invece l'individuo che si batte per la "pluralità", magari di idee o di vedute, è decisamente altrettanto vero, che "il laicista" è colui che si adopera per il PRINCIPIO DI LAICITA'. E' lampante quindi, come il Consigliere Comunale Paradisi, rappresentante delle istituzioni italiane all'interno della giunta comunale di Senigallia, sia solito dipingere in modo negativo, coloro che si battono per il suddetto PRINCIPIO COSTITUZIONALE. Principio che in quanto membro delle istituzioni, egli stesso dovrebbe difendere. Al "buon" Paradisi gli (...omissis...) i Principi della nostra Costituzione...E non solo quello di Laicità, ma a quanto scrive nella sua lettera intrisa di argomentazioni trite e ritrite, che usavano i delatori delle Unioni Civili 10 anni fa, pare che gli (...omissis...) anche il Principio di Uguaglianza. La solita fuffa di proclami vuoti, sparate a zero piuttosto sterili, e teatrini vari da (...omissis...) corte, insomma. Viene da chiedersi chi sia davvero il folkloristico, visto tutto quello a cui (...omissis...) in questi anni. Ad ogni modo, mi auguro che qualcuno gli dica che il riconoscimento delle Unioni Civili dei cittadini, svilisce la "famiglia tradizionale" (qualsiasi cosa questa voglia rappresentare), quanto la presenza dei pirati in Malesia, svilisce il lavoro dei ricercatori nella foresta dell'Amazonia...Ovvero nulla (!). Basta mettere la testolina fuori dal giardino del consigliere Paradisi, per accorgersi di come in Europa, molti paesi che hanno adottato una legislazione in tema di Unioni Civili, hanno ancora "famiglie" in circolazione, per nulla svilite...Anzi! A torto o a ragione, a me pare che gli italiani (non solo i "laicisti" bau-bau!), siano più maturi, più desiderosi di cambiamento e più coraggiosi, di molti pseudo-politici che vorrebbero rappresentarli.

Nessuno "con i piedi per terra" ma neanche il "diritto" di questo Paese è oggi tanto "arretrato" da non riconoscere rispettosamente l'evoluzione dei costumi; numerossimi Comuni d'Italia hanno adottato provvedimenti legislativi che disciplinano le nuove unioni.-Non riconoscere, su queste tematiche, "alcuna autorità né morale né etica al Consiglio Comunale di Senigallia né tantomeno ai suoi amministratori" è un problema esclusivo di chi vive nostalgicamente fuori del tempo.

Di folkloristico non c'è solo il registro delle unioni civili.
A me risulta che la parola "assise" è solo plurale e quindi "assise civica" è errore da bocciatura in quinta elementare.

Spero che il messaggio a firma "Corte d'Assise" non provenga in relatà dalla Corte d'Assise. Sarebbe un fatto preoccupante e spiacevole (qualcuno forse utilizza email pubbliche per fare commentini privati e inopportuni?) Verificherò. Per quanto atttiene al contenuto, l'estensore della nota forse la quinta elementare non l'ha mai conseguita. Il termine "assise" - termine di origine medioevale, nella lingua italiana ha subito una estensione di significato (riconosciuta da tutti i dizionari - basterebbe consultarli -) e sta anche a significare grande assemblea. Meno leziosità e più umiltà sarebbeo utili.

Dallo Zingarelli (ristampa 2011 della XII edizione):
"assise, sostantivo femminile plurale
1 (stor.) nel Medioevo, le assemblee giudiziali e (est.) talune compilazioni legislative;
2 (est.) Congresso, riunione plenaria;
3 Corte d'assise."
Contrariamente a quel che sostiene il Paradisi, l'estensione di significato non è riconosciuta da "tutti" i dizionari.

2(est) - che sta per "estensione" di signifcato: "congresso - riunione plenaria". Esattamente ciò che dicevo. Rconosciuto anche dal dizionario Zingarelli. Magari a leggere anche ciò che si scrive si eviterebbero figuracce di questo genere.

Si vabbé...Ora la questione espressa da Paradisi nella lettere, é relativa all'utilizzo proprio, o eventualmente improprio di una parola. Ciaoooo! Oo

Sento rumore di unghie sullo specchio. E' vero: bisognerebbe leggere sempre ciò che si scrive, e soprattutto scrivere dopo aver pensato.
L'estensione è semantica, e come tale non autorizza a cambiare genere o numero alla parola di origine.
Anche la parola "tavolo" per estensione semantica significa "trattativa" o "discussione", ma non per questo è di genere femminile.

Per carita'!!...Vuoi metterti a parlare pure di "genere", in un thread relativo alle Unioni Civili??? Dopo l'istituzione del registro, che fa' di Senigallia una città "LGBT friendly", rischi di mandare Roberto su tutte le furie se parli pure di "generi". :D Tant'é che quel "addirittura", scritto nella lettera, non penso che sia stato scritto a caso... ;) In ogni caso, aspetteremo la valanga di omosessuali (quelli che sviliscono la famiglia tradizionale) che aderiranno al registro, per vedere se questa fantomatica deriva di impoverimento di valori, etica e morale si verificherà o meno, come dicono i soliti delatori. Mpf!...Ma siamo seri!!! ;)

Sì, s'è un attimino incartato sulle estensioni semantiche, ma nulla di grave.
Certo, per evitare il triste epilogo sarebbe bastata un po' meno saccenza all'inizio. Ma è pretendere troppo.

A quanto pare il consigliere Paradisi non s'è ancora disincartato. Sperando non si sia fatto troppo male nell'arrampicata sugli specchi, attendiamo fiduciosi sue notizie.