Patenti, mille multe e una “strage” di punti
Non sono ancora iniziati i corsi di recupero: costeranno 150 euro
La richiesta è continua e i dubbi sono tanti.Ma le risposte tardano ad arrivare.Già da diverso tempo gli automobilisti indisciplinati, che negli ultimi mesi si sono visti alleggerire la patente di qualche punto, hanno iniziato a chiedere informazioni ai gestori delle scuole guida per riguadagnare lo status di guidatore modello.Dall’entrata in vigore della “Patente a punti” sono stati oltre mille i verbali compilati dalle forze del’ordine, che ultimamente hanno constatato un maggiore rispetto per il codice della strada.Una normativa rigida che, stando anche alle riflessioni del ministero, avrebbe contribuito ad abbassare il numero degli incidenti stradali e ad innalzare il livello della sicurezza in auto.Forse è ancora un pò troppo presto per dirlo con certezza: l’unico elemento sicuro è che i controlli sono in aumento.Vediamo quindi quali sono le possibilità per chi si è visto decurtare la patente di guida senza aver consumato l’intero bonus di 20 punti.Si possono frequentare i corsi di aggiornamento che permettono di recuperare sei punti della patente A e B e nove per tutte le altre.”Si tratta di sedici ore complessive – spiega Loris Leghissa dell’autoscuola Tonelli – con un margine di assenza di tre ore e ad ogni lezione bisogna firmare sia all’entrata che all’uscita, perchè tutto deve avvenire con la massima serietà.”I corsi però non sono ancora iniziati perchè le scuole guida stanno aspettando l’autorizzazione della motorizzazione, qui spetta anche il compito di fissarne il costo, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 euro.”Ovviamente bisogna aver perso almeno sei punti – aggiunge Luigi Paoletti dell’autoscuola Landi – per esempio a chi ne ha ancora 18 non conviene affrontare la spesa.”C’è anche la possibilità di tornare al livello originario se per tre anni non si viene più sorpresi a commettere infrazioni.Insomma si può aspettare, sperando di non incappare in altre sanzioni, oppure nell’incertezza riguadagnare parte del bonus consumato, in ogni caso è sempre meglio non rischiare di raggiungere il livelo zero.Infatti chi ha perso tutti i punti, o addirittura è sceso sotto lo zero, come prima cosa è soggetto a ritiro immediato della patente e gli si prospettano due soluzioni.”Si può sostenere un esame di revisione della patente, sia di teoria che di pratica – dichiara Leghissa – recandosi ad Ancona con la propria vettura e se l’esaminando venisse respinto la patente verrebbe automaticamente.”In poche parole l’automobilista dovrebbe ricominciare tutto da capo, e questa la sua seconda chance che, a conti fatti seguendo un corso con una decina di lezioni di guida, gli costerà circa 450 euro.Pur essendo in diminuzione le infrazioni del codice della strada, le Forze dell’Ordine hanno riscontrato in questi pochi mesi, da quando la “patente a punti” è diventata effettiva, molti casi di ecceso di velocità superiore ai 40 Km/h, oltre centocinquanta, e di guida in stato di ebbrezza, una decina, che tradotti in punti corrispondono a 10 ciascuno.Maggiore accortezza invece si è rivelata nell’uso delle cinture e dei fari, nei primi tempi causa principale della decurtazione del punteggio.Da segnalare infine che il raddoppio dei punti, inizialmente proposto per neopatentati, al volante da meno di cinque anni, è adesso effettivo solo per chi ha superato l’esame di guida dallo scorso primo ottobre in poi.Insomma un giro di vite che potrebbe salvare tante persone.
di Sabrina Marinelli

























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