Giovedì 13 novembre è avvenuta la riconsegna delle chiavi degli impianti sportivi delle Saline.

Dopo 4 anni di gestione, il Comune ha voluto interrompere un percorso iniziato diversi anni fa, frutto di un lungo lavoro portato avanti con il supporto di consulenti competenti ed esperti del settore e che aveva portato alla nascita di Saline SC Senigallia, società nata per la gestione degli impianti, per la promozione di corsi e attività sportive per adulti e bambini e per essere di supporto alle Associazioni sportive di Senigallia che avevano necessità di utilizzare gli impianti per le loro attività.

Il progetto, che ha seguito tutte le prassi previste dal codice degli appalti, è stato infatti sviluppato con l’obiettivo principale di rilanciare gli impianti sportivi delle Saline a partire dalla ristrutturazione di quelli maggiormente deteriorati. Il complesso e attento lavoro si è concluso con l’aggiudicazione della gara pubblica europea e con la vittoria del ricorso presentato dall’altra società partecipante.

Come oramai già noto alla cittadinanza, l’inizio della gestione è avvenuto durante la pandemia da Covid19, periodo di estrema complessità per il mondo sportivo e per tutti i gestori di impianti. Oltre a questo le strutture sportive hanno dovuto purtroppo fare i conti anche con altri decisivi fattori, che gli organi competenti  hanno definito “eventi destabilizzanti”: caro energia, caro materiali e riforma dello sport.

Si chiamano “eventi destabilizzanti” ed è infatti per questo che non rientrano tra i rischi di impresa a carico del concessionario: perciò abbiamo, in questi 4 anni, provato più volte a confrontarci in tutti i modi con l’attuale Amministrazione per affrontare concretamente la questione del riequilibrio del Project Financing e poter quindi dar vita al progetto di riqualificazione degli impianti, senza ottenere mai disponibilità al dialogo.

Questa ingiustificata e incomprensibile chiusura dell’Amministrazione Comunale nei confronti della nostra società Saline SC Senigallia si è manifestata anche quando, dopo il grave crollo del soffitto dello spogliatoio della piscina, ci è stata negata tutta la documentazione tecnica dell’impianto, compresi gli esiti dei carotaggi effettuati dai tecnici incaricati dal Comune di Senigallia che avrebbero permesso ai nostri periti di eseguire verifiche più dettagliate e approfondite.

In questi anni di gestione non abbiamo mai risposto ai vari attacchi da parte di chi, con affermazioni non veritiere, ha cercato di infangare la nostra società e il lavoro del personale che ha operato sempre con massima serietà, dedizione e professionalità. La dimostrazione che il servizio che siamo riusciti ad offrire era ben apprezzato dagli utenti è data dal fatto che il complesso sportivo ha registrato costantemente dall’inizio della gestione un aumento di presenze, con sempre più persone che hanno preso parte alle nostre attività e a quelle promosse dalle tante associazioni che hanno utilizzato e animato gli impianti, senza dimenticare le società venute da fuori Senigallia. E’ anche e soprattutto per loro che continueremo a fare tutto quanto nelle nostre possibilità perché possa riaccendersi la luce su un luogo decisivo per lo sviluppo sportivo della città, per la promozione del benessere, della socialità e di sani stili di vita.

In questo momento di grave difficoltà dello sport senigalliese nel reperimento di spazi adeguati per lo svolgimento delle numerose attività sportive, spiace constatare che l’Amministrazione comunale chiuda le porte a chi ha dimostrato serietà e collaborazione, rinunciando a un’importante occasione quale quella della riqualificazione della Cittadella dello sport.

da Saline SC Senigallia