S. Vincenzo de’ Paoli di Senigallia esulta per il premio Penelope alla presidente
Lea Carrabotta il riconoscimento per i successi nel volontariato anche internazionale. Aiuti al Camerun grazie a Don Omgba

Il recente conferimento del Premio Donna Penelope alla Presidente della S.Vincenzo de’ Paoli di Senigallia Leonilda Carrabotta di Barbara (detta Lea) nel campo del Sociale, è motivo di entusiastica orgogliosa soddisfazione di tutto il personale della benemerita Associazione: volontarie e volontari nonchè socie e soci, alle quali la Presidente premiata (sin dall’annuncio) ha attribuito – ringraziandoli – la condivisione del merito per l’impegnato e proficuo lavoro svolto insieme, con lodevole spirito di squadra.
Tale prestigioso riconoscimento ed altri attestati, pongono la S.Vincenzo de’ Paoli di Senigallia, nel variegato panorama volontaristico locale, tra le organizzazioni assistenziali più attive e creative del territorio.
L’evento svoltosi alla Rotonda a Mare con il patrocinio del Comune di Senigallia, nasce da una iniziativa dello scultore Gianni Guerra (autore della statua Penelope) e si legge in un comunicato: “ha come obiettivo di risaltare storie di donne per l’impegno, la dedizione, il talento ed i risultati conseguiti, nella promozione di valori positivi anche alle nuove generazioni nonché di sostegno alle cause sociali” nei campi dell’arte,dello sport, volontariato, impresa, ecc Infatti nella motivazione del premio la Presidente Carrabotta viene definita “donna silenziosa,instancabile e profondamente presente nell’occuparsi ogni giorno di povertà, famiglie in difficoltà e fragilità sociali, in un’opera di accoglienza e supporto portata avanti con cuore, determinazione e spirito di servizio”.
Nel suo breve applaudito intervento, la Presidente Lea, ha illustrato – in sintesi – l’intensa e molteplice mole di attività svolte dall’Associazione, con la distribuzione tri-settimanale di pane, pizza e dolci nella Sede detta “Casa del Pane” nonché il dono mensile di pacchi di generi alimentari ad una sessantina di famiglie; contributi per particolari necessità per alcune famiglie bisognose; il pranzo di San Silvestro a poveri e persone sole; allestimenti di inediti ed apprezzati Presepi di pane a Natale e Pasqua, ecc. nonché aiuti di vario genere (tra cui l’avvio di una Sartoria) in Camerun tramite il “messaggero di carità” Don Serge Omgba, del quale si parla più avanti. A conclusione intervento, nel ricordare il motto che anima l’azione quotidiana dei vincenziani “Serviens in Spe: Servire nella Speranza di un mondo migliore”, ha sottoposto all’attenzione dell’uditorio, l’amara riflessione-con la frase molto attuale: ”L’uomo è stato capace di dividere l’atomo ma ancora non è in grado di dividere un bene di primaria e vitale importanza come il pane”.
Ritornando al capitolo aiuti a livello internazionale , si è svolto un festoso incontro di commiato (ved. foto di Gruppo) per la partenza di Don Serge di ritorno in Camerun, dopo i mesi estivi di servizio liturgico presso la Chiesa del Portone, ospite della Parrocchia, grazie alla ultradecennale amicizia con il Parroco Don Paolo Gasperini.
La S.Vincenzo de’ Paoli, nel frattempo, ha raccolto una discreta somma di denaro, consegnata al sacerdote, necessaria per organizzare il Pranzo di Natale alle bambine-i della sua vasta Parrocchia di Nyabizan (Diocesi di Ebolowa), che comprende ben 11 villaggi, oltre alla donazione di gran parte di un rilevante quantitativo di materiale scolastico (quaderni, penne, matite, ecc. ) raccolti di recente, presso la Coop di Senigallia.
L’attivo sacerdote camerunense Don Serge è stato latore di calorosi ringraziamenti da parte delle Corsiste e Corsisti dei Corsi di Sartoria, avviati grazie al contributo determinante della S. Vincenzo de’ Paoli di Senigallia, portando campioni di abiti già confezionati. Tale lodevole iniziativa rappresenta un evento straordinario tanto atteso di animazione economica del depresso territorio, dedito ad agricoltura povera di mezzi ed una agognata occasione, acquisendo un mestiere, di affrancamento e dignità sociale per ragazze minori anche ragazze-madri, esposte al disprezzo pubblico o costrette, talvolta, a matrimoni forzati, con usanze tribali. Don Serge, inoltre, dedica lezioni di educazione civica alle bambine/bambini ed ha rilevato, per la positiva influenza che trasmettono sui genitori (in particolare sui comportamenti paternalistici dei padri) un graduale miglioramento di rapporti nella vita sociale e familiare.
La Presidente Lea, infine, ha annunciato la costituzione di un Gruppo vincenziano di assistenza ed animazione ricreativa, a beneficio degli anziani anche delle Case di Riposo, in ossequio ai principi dei Padri Fondatori che prevedeno oltre al dono materiale, altrettanto importante è l’accompagno e la cura dell’aspetto relazionale e sociale (ascolto, conforto, svago, intrattenimento, ecc.) per le crescenti e sottovalutate povertà socio-spirituali, causate dalla solitudine, dalla malattie soprattutto in età avanzata e da nuove fragilità socio-economiche.


























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