La “Grande Mela”, in quanto meta ambita; la “Città che non dorme mai”,

per attestare la sua vita dinamica e frenetica di giorno come di notte; “Empire City”, come riferimento alla potenza e all’influenza esercitate; la “Capitale del Mondo”, per rimarcare il ruolo di centro globale per la finanza, la cultura e gli affari; la “Città dei sogni”, per evidenziare la speranza di successo e realizzazione per coloro che vi si trasferiscono; “Gotham”, duplice riferimento storico e fumettistico, soprannome coniato nel 1807 dallo scrittore Washington Irving e poiché vi sono nati Bill Finger e Bob Kane, i creatori di Batman. Sono questi gli epiteti più famosi di New York e di essa parla l’ultimo libro di Marco Severini, “Viaggio a New York, la città che non dorme mai” (1797 edizioni, 2025) che viene presentato alle 18.00 di venerdì 19 settembre all’Hotel Paradiso (Via Abruzzi, 7) di Senigallia; dialoga con l’autore la prof.ssa Fulvia Principi; al termine verrà servito ai presenti un gustoso aperitivo.

L’iniziativa inaugura la tre-giorni dedicata alla storia del viaggio che, da sabato 20 (dalle 16.00 alle 20.00) a domenica 21 (dalle 10.30 alle 13.30), troverà casa alla Rotonda a mare, nell’ambito del VII Convegno internazionale di studi odeporici, promosso dall’Associazione di Storia Contemporanea, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, e dedicato agli anni 1980-2000.

Sbirciando il programma convegnistico, si farà letteralmente il giro del mondo, transitando per la Cina ospitante la IV Conferenza mondiale delle donne, il transito dal Kashmir a Varese attraverso i viaggi di Edvige Mrozowska, gli appassionati viaggi della scrittrice Fausta Cialente, considerata una delle principali figure del femminismo moderno in Italia e vincitrice del Premio Strega (1976), la musica di John Williams, riflessioni sullo scopo del viaggio e sull’esperienza delle curve calcistiche, nonché i viaggi, gli amori e le memorie del pittore apolide (ancorché nato ad Edimburgo nel 1959) Peter Doig, la fascinazione per l’Oriente della prima diplomatica italiana Jolanda Brunetti Goetz. Non potevano mancare sia un riferimento all’attuale tragedia di Gaza e allo scenario arabo-israeliano, riletto attraverso il romanzo “La tamburina” di John Le Carré (1983) e l’omonimo film di George Roy Hill (1984), sia un rimando alla realtà senigalliese, con il trasferimento verso le Dolomiti della ditta Roccati: il primo dei pasticcieri di Casa Savoia fu Francesco Roccati che, nato in Piemonte nel 1836, riuscì a far assumere dai Reali i quattro figli avuti da Maddalena Barale; questi ultimi, a seguito del trasferimento della capitale, presero a lavorare in età giolittiana, a Senigallia, durante la stagione estiva per la ditta Chiostergi finché fondarono, nel 1909, la “Confetteria Pasticceria torinese Roccati” che per 80 anni ha lasciato una traccia significativa nella storia della nostra cittadina.

L’Associazione di Storia Contemporanea ha predisposto per questa settima assise un’organizzazione meticolosa: ai cittadini partecipanti alle due sessioni, che dovranno registrarsi all’ingresso nell’apposito spazio booking, verrà donata copia degli Atti in uscita agli inizi del 2026.

Ancora, sabato 20 verrà offerta una degustazione di prodotti locali durante il coffe-break. Infine, agli studenti del Corso di laurea in Lettere e Storia verrà riconosciuto 1 cfu, previa relazione da inviare al responsabile scientifico dell’assise, prof. Marco Severini.