“Senigallia: tanti spettacoli, ma in sicurezza?”
La segnalazione di un lettore: "Aggrediti da un individuo perchè documentavamo il suo divieto di sosta. Episodio spiacevole"

Un episodio spiacevole, sgradevole e che crea interrogativi sulla gestione della sicurezza in città, quello occorso alla mia famiglia sabato sera, 13 settembre.
A cena in un ristorante con tavoli esterni sul retro del palazzo del Comune, con in piazza Roma il Cantagiro, dopo il caffè un mio commensale si alza per andare verso la piazza e trova il passaggio pedonale del sottoportico del palazzo comunale ostruito da un’automobile malgrado il divieto di sosta con rimozione lì presente, e l’evidente necessità di lasciare le vie di fuga libere durante un pubblico spettacolo.
Contrariato dall’abuso alla libera mobilità dei pedoni, già altre volte constatata e fatta rilevare nel medesimo passaggio pedonale, prende il telefono per testimoniare la pericolosità della circostanza.
E’ a quel punto che, tra decine di persone inclusi gli avventori del ristorante e il personale di questo, un individuo gli si getta contro e, urlando e spintonandolo, gli strappa il telefono dalle mani.
Alla richiesta di immediata restituzione del cellulare da parte di mio cognato, l’esagitato, dopo aver insultato mia sorella che era nell’area ristorante e tentato, senza riuscirci, di sottrarle anche il suo di cellulare piegandole una mano, risaliva in auto e si allontanava dal luogo dell’aggressione.
Solo al ritrovamento del cellulare, che era stato gettato a terra alcuni metri più addietro, mio cognato riusciva ad allertare il numero di emergenza denunciando verbalmente il fatto identificando la targa dell’auto dell’aggressore (che, a detta di alcuni dei presenti, pare fosse una nota persona di spettacolo) e verbalizzando poi l’accaduto alla polizia municipale.
Non rattrista solo la violenza verbale e fisica di cui si è stati vittime e testimoni, né l’inveterata uggia per le regole del codice della strada e il rispetto dei pedoni, o l’eventuale atteggiamento di alcuni alla marchese Del Grillo.
Allarma ancor più come la “sicurezza” (privata e probabilmente pagata dalla collettività dei senigalliesi) messa campo per il pubblico spettacolo in atto nella piazza adiacente ai fatti sia sì intervenuta, e abbastanza poco educatamente, ma non per proteggere il cittadino oggetto di violenza, bensì per far da “scorta” al, pare, noto personaggio pubblico intollerante del rispetto delle regole, dei pedoni e della convivenza civile.
Da un nostro lettore (lettera firmata)


























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