Verso le ore 22:00 del 3 aprile 2025, in seguito a una segnalazione ricevuta sul Numero Unico per le Emergenze (NUE), il 112, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Senigallia intervenne alla Cesanella, dove si era consumato un furto in casa.

Il derubato riferì agli agenti intervenuti che due persone si erano introdotte all’interno del proprio appartamento sottraendo soldi e monili d’oro, per poi dileguarsi senza che nessuno della famiglia si accorgesse di nulla, nonostante la loro presenza in casa.

Poco dopo, grazie ad una notifica del proprio videocitofono a rilevazione automatica della presenza di persone, il proprietario si accorse che due persone di sesso maschile, con i volti scoperti e ben distinguibili, con guanti da lavoro calzati, in possesso di un grosso cacciavite, alle ore 20:50, quando l’intero nucleo familiare si trovava nel reparto giorno, erano transitati più volte davanti al suo videocitofono e fatto ingresso nella corte privata, per poi accedere al reparto notte forzando una finestra e una porta finestra della camera da letto situate al piano terra dello stabile.

L’indagine
Il personale del Commissariato di Senigallia ha visionato i filmati del videocitofono, che avevano rilevato la presenza di due giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni con tratti somatici tipici dell’est.

Sono stati quindi effettuati più sopralluoghi in zona, che hanno consentito l’individuazione di altri due sistemi di videosorveglianza privati utili alle indagini, da cui si è evinto che gli indagati non mostravano alcun timore di agire nonostante la presenza degli inquilini e, una volta consumato il furto, rimanevano nella stessa zona, proseguendo con i sopralluoghi in altre case dello stesso complesso, noncuranti della possibilità del sopraggiungere di una pattuglia delle forze di Polizia.

E’ stato anche appurato che lo stesso quartiere della Cesanella è stato oggetto di tentativi di furto pochi giorni dopo, per i quali sono stati individuati due soggetti che per età e fisionomia possono corrispondere ai due soggetti già individuati.

La successiva indagine, basata principalmente su interrogazione delle banche dati interforze, ha avvalorato la tesi che vede come responsabili gli indagati anche in considerazione degli specifici precedenti.

Grazie al sistema di comparazione fisionomica con le fotografie dei rilievi fotodattiloscopici estratte dalla banca dati interforze è stato possibile accertare la corrispondenza con gli indagati.

Sono state infine monitorate le piattaforme social network da cui sono state reperite delle fotografie in cui gli indagati indossano gli stessi abiti utilizzati la notte del furto.

Per quanto accertato i due indagati sono stati denunciati dalla Polizia di Senigallia alla competente Autorità Giudiziaria.