Senigallia, il tributo a Simone Veil per riaffermare i valori e l’identità europea
Alla prima donna presidente del Parlamento europeo è stata intitolata la sala conferenze di Palazzetto Baviera

Intitolata sabato 10 maggio, a Senigallia, la sala conferenze di Palazzetto Baviera a Simone Veil, la prima donna Presidente del Parlamento europeo eletto a suffragio universale nel 1979.
Una cerimonia dal profondo valore simbolico e culturale, che si è tenuta alla presenza del Presidente del Consiglio Massimo Bello, che ha fatto gli onori di casa e scoperto la targa dedicata a Simone Veil.
E’ arrivato agli ospiti anche il messaggio di saluto della Vice Presidente del Parlamento europeo Antonella Sberna, della Presidente nazionale AICCRE Milena Bertani, del Sottosegretario di Stato al MEF Lucia Albano, del Presidente di ANCI Marche Marco Fioravanti, della delegata dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Gianna Prapotnich, del Vice Prefetto di Ancona Ilaria Tonini, del Sindaco di Arcevia Marisa Abbondanzieri, del Console Generale di Francia in Italia Guillaume Rousson, del rappresentante della Comunità ebraica di Senigallia Remo Morpurgo, dell’Assessore alle attività economiche di Urbino e della Presidente della sezione di senigallia FIDAPA BPW Italy Giulia Mancinelli, i quali hanno evidenziato come la solenne cerimonia fosse un tributo importante a testimonianza di come l’Europa non sia stata un incidente di percorso.
“Aver intitolato a Simone Veil – ha detto il sindaco Massimo Olivetti, arrivato più tardi alla cerimonia perché impegnato in un altro evento (l’inaugurazione della riapertura della palestra dell’Istituto Corinaldesi-Padovano) – una sala storica e prestigiosa, non è stato solo un gesto formale, ma un atto di memoria e di riconoscenza perché Simone Veil è stata, e lo è tuttora, un simbolo potente di dignità, di impegno e di coraggio”.
“Intitolare a Simone Veil la sala conferenze di Palazzetto Baviera – ha aggiunto il Presidente del Consiglio Massimo Bello – è significato anche rinnovare un impegno collettivo: quello di difendere i valori democratici, di promuovere la partecipazione e di costruire ponti tra le persone, le generazioni e i popoli.”
La sala conferenze Simone Veil, da oggi, sarà il luogo di riflessione e di crescita; uno spazio in cui le idee si possono confrontare, dove le conoscenze si mescolano e dove nascono dialoghi, che costruiscono il futuro.
“La sala Simone Veil diventerà crocevia di idee – ha detto ancora il Presidente Bello – un luogo importante, in cui coltivare il pensiero critico e la cooperazione. La sala incarnerà i valori della diversità e della volontà comune.”
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