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La scrittrice Silvia Avallone è stata ospite del liceo “Medi” di Senigallia

L'evento si è svolto venerdì 9 maggio

Silvia Avallone al liceo "Medi"

Venerdì 9 maggio. L’entusiasmo e la passione per la letteratura di Silvia Avallone hanno letteralmente invaso l’Aula Magna del Liceo Statale Enrico Medi.

Con una carica che non ha eguali, l’autrice ha tenuto inchiodata la platea per più di un’ora, in un dialogo appassionante sui temi del suo ultimo romanzo Cuore nero, vincitore del premio Viareggio e del premio Elsa Morante.

A tessere la regia dell’incontro, cinque studenti delle classi 4ASc e 4BSa che hanno sollecitato l’autrice a ripercorrere i temi chiave del romanzo, un’opera intensa che esplora la complessità dell’animo umano e il difficile cammino verso il riscatto, partendo dal luogo con cui si apre la storia: Sassaia, un paese di poche case e isolato, dove Emilia, la giovane protagonista, decide di ricominciare a vivere dopo quindici anni di carcere e dove incontra Bruno, anche lui segnato da una tragica vicenda personale.

La lettura del romanzo ha suscitato tre “big issues” o grandi “questioni” che ci toccano tutti da vicino e che sono estremamente attuali: perché oggi tanti giovani compiono atti violenti con inquietante leggerezza? Cosa significa crescere senza vivere davvero l’adolescenza? È davvero possibile rinascere dopo il carcere?

Nel rispondere a queste domande, l’autrice ha sempre sottolineato – quasi come un Leitmotiv – l’importanza della lettura che ci consente di trovare le parole per dare un nome alle passioni oscure che agitano il cuore nero di ciascuno di noi.

Senza le parole, le passioni oscure prendono il sopravvento e si trasformano in atti più o meno efferati di violenza. Mentre il mondo esalta il successo professionale e ci costringe a inseguire la perfezione estetica e non solo, la letteratura con le sue storie ci mette di fronte alla realtà, alla nostra normalità di persone che spesso fanno fatica a vivere e che si sentono “fuori posto”. La letteratura è piena di “sfigati” – ha detto Silvia Avallone – in cui possiamo ritrovare anche le nostre difficoltà, ansie e inquietudini e grazie ai quali possiamo sentirci “umani e veri”.

I classici, soprattutto, hanno questo straordinario potere, e uno in particolare, per Silvia Avallone, La storia di Elsa Morante. Nella seconda parte dell’incontro l’autrice ha parlato di questo capolavoro della letteratura italiana che affronta la complessità della vita e della memoria storica attraverso una prospettiva inedita e disarmante, quella di Ida, un’umile maestra di 37 anni che si trova ad affrontare con le sue sole forze la tragedia della guerra e della Storia, “uno scandalo che dura da diecimila anni” (come recita il sottotitolo voluto fortemente da Elsa Morante).

Un incontro ricco di emozioni e spunti di riflessione, che ha lasciato un segno nei cuori e nelle menti degli studenti.

Un ringraziamento speciale va agli studenti e alle studentesse che hanno scelto di mettersi in gioco nel dialogo con l’autrice, offrendo un prezioso contributo al confronto, così come alle professoresse Alessandra Ceccarelli e Cristina Esposto, promotrici e organizzatrici dell’iniziativa, che – vale la pena ricordarlo – si inserisce nell’ambito della rassegna Sull’onda dei classici. Scrittori contemporanei e classici della letteratura. Grazie anche alla libreria Ubik che ha sostenuto il progetto.

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