I numeri del tennis marchigiano provincia per provincia
Aumentano i tesserati, provincia di Ancona leader

Il tennis marchigiano disegna una geografia sportiva tanto variegata quanto interessante, con 133 circoli distribuiti nelle cinque province che raccontano storie di sport, passione e territorio.
Un’analisi approfondita dei dati rivela una distribuzione che riflette non solo la demografia della regione.
La provincia di Ancona guida la classifica per numero di strutture e tesserati, con una particolare concentrazione lungo la costa. «La distribuzione dei circoli riflette la nostra storia tennistica – spiega Andrea Bolognesi, presidente FITP Marche – Abbiamo realtà storiche che sono diventate punti di riferimento per intere generazioni di tennisti, ma anche nuove strutture che stanno emergendo con progetti innovativi».
Il fenomeno più interessante emerge analizzando il rapporto tra zone costiere e entroterra. Se la fascia adriatica può contare su strutture di grandi dimensioni e numeri importanti di tesserati, l’interno della regione si distingue per una rete capillare di circoli più piccoli ma estremamente vitali. «È una ricchezza che vogliamo preservare – sottolinea Bolognesi – ogni circolo, indipendentemente dalle dimensioni, rappresenta un presidio sportivo e sociale fondamentale per il territorio».
La provincia di Pesaro-Urbino presenta una distribuzione particolare, con una forte concentrazione di circoli non solo nel capoluogo ma anche nell’entroterra, dove realtà come Urbino e Fano stanno vivendo una vera e propria rinascita tennistica. I dati mostrano un incremento significativo dei tesserati in queste zone, segno di un movimento in crescita.
Il fermano e il maceratese, pur con numeri più contenuti, si distinguono per la qualità delle strutture e per la capacità di organizzare eventi di richiamo nazionale.
La provincia di Ascoli Piceno, con San Benedetto del Tronto in prima linea, completa il quadro con una presenza significativa di strutture sia sulla costa che nell’interno.
«La varietà geografica della nostra regione si riflette nella diversità dei nostri circoli, aggiunge il presidente FITP Marche. Ogni zona ha le sue caratteristiche e le sue eccellenze».
Un aspetto significativo emerge dall’analisi della distribuzione dei tesserati: mentre i grandi centri urbani mantengono il loro ruolo di poli tennistici principali, si nota una crescente vitalità nei centri minori. La sfida, spiega Bolognesi, è mantenere e sviluppare questa capillarità. Ogni circolo, anche il più piccolo, contribuisce alla crescita del movimento
La geografia del tennis marchigiano racconta anche una storia di resilienza. Dopo il periodo difficile della pandemia, molti circoli hanno saputo reinventarsi, investendo in strutture e servizi.
Oggi si può dire che il tennis marchigiano è più forte e più radicato nel territorio di prima.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!