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“Grande confusione sul Regolamento del Consiglio delle Donne di Senigallia”

Pagani e Pergolesi: "Da maggioranza silenzi imbarazzanti, contraddizioni, affermazioni infelici nella seduta di Commissione"

Macelleria da Vinz - Carne di alta qualità a Senigallia (AN)
Stefania Pagani ed Enrico Pergolesi

Abbiamo atteso alcuni giorni per riflettere e dire la nostra su quanto accaduto in Commissione nel pomeriggio del 5 ottobre, soprattutto dopo il comunicato della vicepresidente del Consiglio delle Donne che, con determinazione e tempestività, ha portato alla luce la verità su quanto accaduto.

Qui il video completo della seduta di Commissione

Più volte abbiamo sollecitato i firmatari del gruppo consigliare Fratelli d’Italia in merito alla  proposta di modifica del regolamento chiedendo ripetutamente se il Consiglio delle Donne fosse stato informato.

Il consigliere Liverani per ben due volte ha detto che il regolamento era stato inviato al Consiglio delle Donne e ha affermato che “Hanno letto le modifiche, hanno approvato e non hanno apportato nessuna modifica”. Se con questa disinvoltura si prendono in giro i consiglieri temiamo per i nostri cittadini.

La confusione ha fatto da padrona perché poi il Presidente Bello, intervenuto dopo 20 minuti dall’inizio della seduta, ha dichiarato che: “L’ultimo Consiglio delle Donne è stato informato con la trasmissione di questa proposta e aspettiamo un parere che potrebbe arrivare o non arrivare“. Peccato che il regolamento fosse stato spedito solo alla presidente a seduta iniziata. Anche gli altri consiglieri di minoranza hanno più volte chiesto se il consiglio delle Donne fosse stato informato e come mai non fosse arrivata una risposta scritta.

E’ solo confusione per una procedura, a dir poco raffazzonata, nonostante l’esperienza decennale del presidente Bello? Oppure dopo tre anni la perfetta sintonia tra la compagine consigliare di Fratelli d’Italia comincia a scricchiolare? E che dire del silenzio imbarazzato della Assessora alle Pari Opportunità Petetta, più volte chiamata in causa, non ha proferito parola se non costretta a metà della seduta?

Nella commissione, con i consiglieri firmatari in evidente difficoltà, non è stata per nulla presa in considerazione la nostra proposta di rimandare la questione ad una successiva seduta alla presenza dell’ultimo Consiglio delle Donne eletto, anche se dimissionato.

L’unica nota positiva è che, finalmente, dopo tre anni si è cominciato a discutere di Pari Opportunità, la grande assente tra le azioni svolte da questa amministrazione. Una riflessione conclusiva la vogliamo fare. Bene le modifiche per un regolamento più moderno ed al passo con i tempi e con una diversa modalità partecipativa, magari più attenta alle emergenze attuali. Al contrario, però, con questo nuovo regolamento il Consiglio delle Donne rischia di essere trasformato in una Consulta con una forte ingerenza di stampo paternalistico. E’ come negare che le donne possano avere un luogo autonomo ed indipendente di osservazione e confronto.

Secondo voi è davvero “poco pertinente” (come sostiene il presidente Bello) che le donne, nell’anno 2023, non possano discutere ed esprimere il loro parere sui “piani urbanistici generali” e sulle “tematiche ambientali”, insomma di come vivere la città? Ma le altre donne consigliere della maggioranza non dicono nulla?

I Consiglieri Comunali
Stefania Pagani (Vola Senigallia)
Enrico Pergolesi (Diritti al Futuro)

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