Giovedì 13 luglio alle ore 21.00, all’Auditorium San Rocco e non più presso il Cortile della Rocca Roveresca di Senigallia, l’Associazione Musica Antica e Contemporanea presenta lo spettacolo “100° Anniversario di Italo Calvino” basato sul connubio e l’interazione tra musica e parola, del romanzo “Le città invisibili” di Italo Calvino.

Le città invisibili viene pubblicato nel 1972, nel momento in cui Calvino stava sperimentando, ormai da qualche anno, strutturalismo e semiotica, alcuni studiosi chiamano questo periodo dell’autore il periodo “combinatorio”. La letteratura diventa un gioco, come una costruzione che viene eretta e poi distrutta. Nel 1974 Le città invisibili venne pubblicato anche negli Stati Uniti dove gli venne assegnato il premio Nebula. È stato tradotto e diffuso praticamente in mezzo mondo, si conoscono traduzioni greche, persiane, russe, inglesi e americane, francesi, spagnole, tedesche, ungheresi e l’elenco è ancora lontano dal termine.  

Certo, Le città invisibili non è un testo di fantascienza propriamente detto ma, a seguire il succedersi dei suoi capitoli, non è difficile pensare di trovarsi in un mondo “alieno”.

Il progetto, eseguito in prima assoluta a Palazzo Altemps, il 21 giugno 2023, verrà riproposto, in prima esecuzione regionale, proprio a Senigallia, seguiranno diversi altri concerti in diverse regioni italiane.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di undici compositori contemporanei che hanno composto brani inediti ispirati dall’opera di Italo Calvino “Le città invisibili”; dunque avremo diversi ospiti del campo della musica colta contemporanea, come Ada Gentile, Matteo D’amico, Stefano Cucci, Riccardo Piacentini, Giovanni D’Aquila, Lamberto Lugli, Loredana Paolicelli, Paolo Rotili, Albino Taggeo, Roberta Silvestrini e Mauro Porro.

I testi verranno recitati dagli attori Cecilia D’Amico, Alessio Messersì e Mauro Pierfederici e le musiche saranno eseguite dal Pentarte Ensemble formato dai Maestri: Federico Galieni al violino, Guido Arbonelli al clarinetto, Aldo Maria Taggeo al trombone, Fabrizio D’Antonio alle percussioni, direttore Albino Taggeo.