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Diritti al Futuro Senigallia: “Modifica regolamento comunale inaccettabile”

"Inserite modalità che lasciano la facoltà al Presidente di scavalcare le norme democratiche per il libero dibattito "

Macchine da giardino Mancinelli - Senigallia
Sala consiliare, Consiglio Comunale, Municipio di Senigallia

Inaccettabile! È chiara e lapidaria la risposta del movimento Diritti al Futuro alla proposta di delibera inerente la modifica del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari, pervenuta a inizio anno ai gruppi consiliari.


Condividiamo l’idea di adeguare il regolamento e di normare l’utilizzo e le modalità delle sedute in videoconferenza per i motivi e le esigenze che tutti sappiamo essere sopravvenute.

La questione cambia quando si vanno a modificare tutti gli equilibri interni del funzionamento del Consiglio e delle Commissioni sbilanciando i poteri tutti da una parte.

Ormai tutta Senigallia ha capito che una parte di questa maggioranza piace imitare Deputati e Senatori. Finché si tratta di chiamare Onorevole un Consigliere Comunale e riscrivere gli articoli con altre parole, apparentemente lasciando lo stesso senso (ad esempio rinominando gli “Ordini del Giorno” in “Risoluzioni” – neanche fossimo l’Onu) potrebbe anche strapparci un ironico sorriso, ma non lo accettiamo comunque.

Non si gioca con il regolamento del Consiglio Comunale!

Fra una modifica e l’altra, sono state inserite modalità che lasciano la facoltà al Presidente di poter scavalcare quelle che erano le norme democratiche per il libero dibattito e funzionamento dell’Aula.

Un esempio? La possibilità di poter stabilire un termine diverso per la presentazione di emendamenti, rispetto a quello dato. Oppure la possibilità di espellere Consiglieri dall’Aula, magari con l’aiuto delle forze dell’ordine?

Non è finita qui. Le interpellanze vengono poste sostanzialmente sullo stesso piano delle interrogazioni, creando un doppione inutile. Inoltre ad esse vengono imposte dei tempi specifici, prima non definiti, con la premeditazione occulta di ridurre lo spazio vero delle interpellanze, rinominato “question time” (altra ispirazione parlamentare) allo scopo evidente di limitare gli spazi di dibattito.

Questo è niente… Tutto il testo è pieno di proposte di modifica condite di surreale, barocchismi burocrateschi e insidie più o meno sottese.

Diritti al Futuro ha tutta l’intenzione di sedersi al tavolo della Commissione per approfondire le proposte di modifica al regolamento nel dettaglio, articolo per articolo, parola per parola, per migliorarlo e per normare le sedute in videoconferenza con assoluta serietà e rispetto per le prerogative democratiche.

Facciamo quindi appello a tutti i Consiglieri, specialmente a quelli di maggioranza, affinché la discussione sia fatta nei tempi e nei modi giusti (serviranno diverse sedute ad hoc per approfondire la questione) nella speranza che si arrivi a un testo completamente modificato e più largamente condiviso senza essere ostaggi di Fratelli d’Italia, liberi da veti di ogni sorta, da testi blindati e da forzature.

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