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Al Teatro La Fenice un “diluvio universale” di applausi per “Aggiungi un posto a tavola”

Pubblico entusiasta per questa prima pièce che apre la stagione di prosa 2018/19

Aggiungi un posto a tavola

La Stagione 2018/19 di prosa del Teatro La Fenice di Senigallia è iniziata in pompa magna con il celebre musical Aggiungi un posto a tavola di Garinei e Giovannini (scritto con Jaja Fiastri). A guidare la truppa ancora una volta Gianluca Guidi che, oltre a vestire i panni di Don Silvestro, cura anche la messa in scena dello spettacolo.

Ad attendere gli artisti sul palco il pubblico delle grandi occasioni che fa registrare nella serata del 17 novembre l’ennesimo sold out. La trama è oramai ben nota: Il buon Dio (Enzo Garinei), stanco della disubbidienza umana, sta organizzando il secondo diluvio universale. Il compito di salvare i prescelti viene affidato tramite una telefonata a Don Silvestro (Gianluca Guidi), curato di un non specificato paesino di montagna che, come un moderno Noè, dovrà convincere i paesani a costruire l’imbarcazione e portare così in salvo lui stesso ed il suo gregge di fedeli.

Ad Aiutarlo nella titanica impresa dei reticenti compaesani è soprattutto la giovane figlia del sindaco, Clementina (Camilla Nigro), follemente innamorata di lui. Ad ostacolarlo invece sarà l’avidità del sindaco Crispino (Marco Simeoli) e poi l’arrivo della prostituta Consolazione (Emy Bergamo), che manderà in subbuglio gli ormoni dei paesani ed i progetti divini. A portarla sulla buona strada ci penserà Toto (Piero Di Blasio), anima candida e semplice, che verrà iniziato all’amore carnale proprio da Consolazione. E così, tra svariate telefonate, inghippi e contrattempi, i lavori per la costruzione dell’arca proseguono fino all’epilogo del diluvio.

Lo spettacolo, al pari dell’arca, è una costruzione solida, una vera e propria corazzata che tiene il mare senza timore: sono passati 43 anni dalla prima rappresentazione di Aggiungi un posto a tavola eppure sulla chiglia di questa nave non sembrano esserci segni di logorio, tant’è che per questa settima edizione si è cercato di omaggiare il più possibile la versione originale, in una sapiente ricerca di elementi delle precedenti produzioni. Guidi, non a caso, ha curato la sua messa in scena basandosi sulla regia originale di Garinei e Giovanni, avvalendosi ancora dell’ottantaquattrenne Gino Landi (assistito da Cristina Arrò) per le coreografie, del direttore musicale Maurizio Abeni (già assistente di Trovajoli) che dirige l’orchestra dal vivo, dello scenografo Gabriele Moreschi e della costumista Francesca Grossi.

A garantire un viaggio senza disguidi poi c’è una crew di primissimo livello: dietro al Comandante Guidi/ Don Silvestro spiccano una travolgente Consolazione/Emy Bergamo, un fresco Toto/Piero Di Blasio e soprattutto la giovanissima Clementina/Camilla Nigro che regge benissimo l’urto di questa prova così imponente. Il resto ce lo mette un corpo di ballo di altissimo livello e gli intramontabili brani che vengono cantanti tutti o quasi dal pubblico in sala. Il risultato è che la colomba bianca ancora non ha fatto in tempo a prendere il suo posto a tavola che già la platea è in piedi per omaggiare gli artisti. Evergreen da vedere e rivedere.

Lorenzo Ceccarelli
Pubblicato Lunedì 19 novembre, 2018 
alle ore 17:58
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