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Biogas a Casine d’Ostra, la zona Zipa rischia di essere una vasca di espansione naturale

Il M5S Senigallia diffida formalmente la Provincia: "venga attivata una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale"

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Esondazione nella zona in cui si vuole costruire la centrale biogas di Casine di Ostra

Potremmo sembrare monotoni, perché intendiamo scrivere ancora una volta dell’impianto di produzione di energia elettrica da biogas che si vorrebbe realizzare a Casine di Ostra, ma ci sembra necessario per la necessità di approfondire due questioni sollevate dai tecnici di Provincia e Regione che sono state discusse nel corso del tavolo tecnico del 4 agosto 2015, come risulta dal relativo verbale.

La prima riguarda il fatto che l’ing. Massimo Sbriscia della Provincia di Ancona abbia sottolineato che “il perimetro dell’area non è ancora formalizzato nel PAI, ma concorda con il dott. Smargiasso (dell’Autorità di Bacino) che comunque è bene ragionare, dal punto di vista tecnico, come se di fatto vi rientrasse“.

La seconda è relativa alla necessità di intervenire tramite idonee forature nel rilevato della variante della S.P. n. 12 che fiancheggia l’area del consorzio ZIPA per quanto evidenziato dal dott. Marcello Principi, dirigente dell’Autorità di Bacino, perché esso “ha costituito uno sbarramento per le acque esondate a monte, per cui la zona ZIPA ha funzionato come area di laminazione delle acque di piena del torrente Nevola“.

Per tutto ciò, come gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Senigallia, abbiamo inoltrato formale diffida al responsabile dell’Area Procedure Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali della Provincia di Ancona ed al dirigente della Gestione Viabilità di tale Ente affinché attivino una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale per l’impianto di cui trattasi alla luce delle citate importanti valutazioni tecniche.

E’ davvero inconcepibile che, con il presupposto che l’area era già stata inondata nel 2011 (e ciò si è poi verificato in maniera ancor più eclatante nel 2014), il competente Ufficio della Provincia di Ancona possa aver espresso un giudizio di compatibilità ambientale positivo senza richiedere preventivamente, e far verificare dagli organi competenti di cui disponeva, la relazione geologico-geotecnica, ma l’abbia demandata ad una prescrizione che è stata incredibilmente disattesa in occasione del rilascio dell’Autorizzazione unica da parte dell’ing. Calvarese della Regione Marche (forse perché egli neppure immaginava che ciò potesse essere avvenuto).

Così come ci sembra altrettanto ingiustificabile che il nuovo tracciato della variante della S.P. n. 12 possa esser stato progettato e realizzato neppure tanto tempo fa, in modo tale da creare uno sbarramento per le acque esondate dal torrente Nevola, che si sono riversate copiosamente nella zona ZIPA (che ha così manifestato tutta la sua vulnerabilità dal punto di vista idrogeologico).

Attendiamo fiduciosi una convincente risposta alle nostre perplessità.

 

da Marco Bozzi,
consigliere MoVimento 5 Stelle Senigallia e presidente III Commissione Consiliare

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