Gli ammessi al corso di fotogiornalismo 2016 sono: Martina Api, Andrea Bassotti, Massimiliano Belotti, Delia Biele, Claudio Bolognini, Nancy Brancaleone, Serafin Caneda D’Ambrosi, Marco Capovilla, Riccardo Catalani, Andrea Derogati, Riccardo Dire, Michele Droghini, Stefania Fraboni, Giulia Gianantoni, Luna Hoei Cini, Luana Iacussi,  Massimiliano Magrini, Matilde Mazzaferri, Luciano Luvieri, Domenico Rossi, Beatrice Servadio, Gabriele Silvetti, Gianluca Sordi, Mirco Tamenghi.

A loro venerdì scorso 5 febbraio il Musinf  ha dedicato una serata introduttiva memorabile. Ad accoglierli, oltre al presidente della Fondazione Senigallia, Michelangelo Guzzonato, c’era  il coordinatore  del corso, il fotoreporter Giorgio Pegoli, che ha presentato, i docenti del corso 2016, tutti fotografi di fama. Tanti applausi per Lorenzo Cicconi Massi (foto, di Patrizia Lo Conte) che ha raccontato con emozione l’avventura, certo eccezionale, che lo portato, da Senigallia, ad un percorso di successi prima nazionali e poi internazionali.

Infatti è entrato a far parte nel 2000 dell’elite dei fotografi di Contrasto e poi  ha ricevuto nel 2007, il premio nella sezione “sports features singles” del World Press Photo di Amsterdam, con un lavoro fotografico sui  giovani calciatori cinesi.

Lorenzo Cicconi Massi è sceneggiatore e regista. I suoi lavori  fotografici sono stati pubblicati dalle maggiori testate anche straniere come, ad esempio, Images e Newsweek. Dal 2006, alcune sue stampe fanno parte della collezione di Forma. Ha curato le fotografie esposte alla fondazione museale TOD’S. Nel cinema ha esordito, nel 2003, con il lungometraggio “Prova a volare” che ha avuto fra gli interpreti l’allora esordiente Riccardo Scamarcio, Ennio Fantastichini ed Antonio Catania, distribuito dall’Istituto Luce. Il film è ancora in programmazione su SKY cinema e su LA7.

Quest’ultima emittente, gli ha dedicato una puntata della trasmissione “La valigia dei sogni”. E’ autore del film documentario dedicato a Mario Giacomelli ed edito da Contrasto, tra l’altro presentato con successo nelle mostre di Giacomelli nei Musei di Tokyo e Taipei.