Vorrei ricordare all'On. Brignone, che durante il Governo Monti, il Ministro per l'ambiente Clini, fu di manica larga per le nuove concessioni petrolifere nei nostri mari. A quel tempo, essendo un governo tecnico, Monti, ebbe l'appoggio di tutti i partiti compreso il PD. E' inutile, ora, sbandierare ai quattro venti la campagna referendaria, quando i buoi sono scappati dalla stalla. I suoi colleghi piddini di allora, compresi gli altri, ci dovevano pensare per tempo. Tra quando si saprà l'esito referendario, il fondale del nostro Adriatico assomiglierà ad un formaggio con i buchi, sperando sempre che non ci sia, nel frattempo, qualche grossa scossa sismica.
Leonardo Maria Conti

Vabbè dai...Punto primo, ai tempi del governo tecnico di Monti, forse Brignone non era nemmeno iscritta al PD p quasi. Punto secondo, Brignone é la prima non eletta nelle Marche alle elezioni del 2013, cje ha sostituito Letta...Significa che è in Parlamento da meno di un mese o giù di lì, per cui è arduo che abbia votato qualcosa sulle trivellazioni. Punto terzo, la prima (P-R-I-M-A!) cosa che ha fatto Brignone all'ingresso in Parlamento, é stata quella di LASCIARE il PD ed entrare nel gruppo misto. Mica è un caso se nelle ultime settimane, il PD locale gliene ha dette e scritte di ogni. Insomma...Attribuire colpe o responsabilità a Brignone per la questione "trivelle", é come dare la colpa ad un passante astemio, se in un bar é scoppiata una rissa. Adesso un bel sospiro, che fa entrare tanto ssigeno al cervello, grazie.