SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Gli artisti del Musinf di Senigallia ricordano Adriano Di Giacomo

Emozione per la scomparsa del fondatore a Roma del Museo della didattica dell’arte contemporanea

Adriano Di Giacomo (Foto di Patrizia Lo Conte)

Grande dolore ed emozione al Musinf per la notizia della scomparsa di Adriano Di Giacomo, uno degli artisti italiani maggiormente impegnati nelle ricerche pittoriche di avanguardia.

Opere di Adriano Di Giacomo sono conservate dall’istituzione museale e, come ricorda il prof. Bugatti, direttore del Musinf, in tempi recenti il prof. Adriano Di Giacomo è stato il promotore dell’importante progetto didattico sulla presa di coscienza della fotografia d’arte di Mario Giacomelli condotto al Liceo Majorana di Roma da Katiuscia Biondi Giacomelli con la collaborazione dei fotografi senigalliesi.

Fotografi senigalliesi, che hanno chiesto a Giorgio Pegoli, coordinatore del corso di fotogiornalismo, di aprire l‘incontro fissato per la sera di venerdì 14 giugno al Musinf con un minuto di silenzio, cui ha fatto seguito il ricordo dell’opera artistica e didattica di Adriano Di Giacomo.

L’assessore alla cultura Stefano Schiavoni, che ha inviato un messaggio di cordoglio alla moglie dell’artista, il critico Anna Cochetti, preside emerito del Liceo Artistico di Via Ripetta a Roma, ha presenziato all’incontro di venerdì sera al Musinf per ricordare come nel gennaio scorso al Palazzo del Duca Adriano Di Giacomo avesse relazionato sul tema, che gli era caro, dei progetti espositivi sui parchi.

Promotore del Museo della Didattica dell’Arte a Roma, docente e dirigente nei licei artistici della Capitale, la prima formazione culturale ed artistica di Adriano Di Giacomo era avvenuta negli anni Sessanta all’Istituto Statale d’Arte di Ancona, allora diretto da Edgardo Mannucci. All’Istituto d’Arte di Ancona, Di Giacomo era stato compagno di studi di Gino de Dominicis.

Amava ricordare di aver seguito con interesse ed entusiasmo l’influsso didattico ed artistico di Mannucci, Trubbiani e di docenti come lo storico dell’arte e critico Vittorio Rubiu. In quegli anni, all’interno della scuola, aveva ripercorso la sperimentazione dei maggiori artisti contemporanei, lavorando metacrilati, resine, legni, metalli e smalti.

Si era poi accostato alle moderne scuole architettoniche, interessandosi alle nuove strutture e tecnologie, all’analisi urbanistica e ambientale, all’architettura d’interni e al design. A Bologna aveva studiato Anatomia e si era diplomato presso la Scuola Superiore per il Disegno Anatomico nella Facoltà di Medicina.

In quello scorcio degli anni Sessanta aveva frequentato la cerchia di giovani artisti e critici che si trovavano intorno alla Galleria Carbonesi, tra cui Cortenova. Di quegli anni poi è la presenza, con un’opera, alla “Proposta per una Manifestazione/Incontro” che si era tenuta al Museo Civico di Bologna (1969).

Nel 1970 a Padova, aveva iniziato ad operare come disegnatore anatomico presso la casa editrice del Dr. Piccin, in collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università di Padova (Centaro-Ceci). Nella sua attività professionale e di studio aveva continuato ad affinare le conoscenze dell’anatomia e della chirurgia, che aveva indagato con strumenti scientifici le tecniche di rappresentazione.

I suoi disegni erano stati presentati a Merano nell’ambito di un congresso medico Triveneto 1970 e aveva realizzato le tavole che illustrano un trattato. Nel 1971 si era trasferito a Roma, dove per qualche tempo aveva proseguito la sua collaborazione con Piccin, presso l’Istituto di Anatomia Umana Normale, mentre la Casa Editrice “Il Pensiero Scientifico” gli aveva affidato alcune rubriche sulla rivista “La Medicina Illustrata”.

A Roma si era iscritto all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove per quattro anni è stato allievo di Fazzini e, a Ripetta, era stato tra i frequentatori assidui dello studio del grande scultore. La sua formazione culturale, negli anni dell’Accademia è maturata con Enrico Crispolti e Cesare Vivaldi, dei quali è stato allievo.

In tale ambito i suoi interessi di studio si erano focalizzati sull’Avanguardia storica italiana, che divenne materia della sua tesi discussa, col massimo dei voti, con Vivaldi. In seguito il suo interesse per la formazione, in particolare per le arti visive nell’istruzione, lo hanno condotto a conseguire perfezionamenti in Scienze della Formazione presso l’Università di Firenze e Didattica Museale a Roma Tre.

Docente e dirigente scolastico, ha mantenuto costante l’impegno, iniziato da giovanissimo come artista attento alla sperimentazione di linguaggi. Della sua opera si sono interessati tutti i principali critici italiani.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura