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A Senigallia il libro “Una nuova mafia invisibile all’assalto dell’Italia”

Mercoledì 10 aprile alla presentazione sarà presente l'autore, il giornalista Giacomo Di Girolamo

Biblioteca comunale Antonelliana di Senigallia

Mercoledì 10 aprile si terrà a Senigallia, alle ore 17 presso la Biblioteca comunale Antonelliana, un incontro organizzato dalla stessa Biblioteca in collaborazione con le Associazioni “Libertà e Giustizia” e “Movimento Agende Rosse”, in cui sarà presentato il libro “Cosa grigia – Una nuova mafia invisibile all’assalto dell’Italia” ed. Il Saggiatore, scritto dal giovane giornalista siciliano, di Marsala, Giacomo Di Girolamo, che sarà presente all’incontro.


Oltre all’autore saranno presenti all’incontro anche i referenti territoriali delle due associazioni, Stefano Canti ed Ettore Marini. Seguirà dibattito con il pubblico.

Giacomo Di Girolamo (1977), è direttore di marsala.it e della radio più ascoltata in provincia di Trapani, Rmc101. Scrive per la Repubblica, Il Sole 24 Ore e I Siciliani giovani. Nel 2010 ha pubblicato Matteo Messina Denaro. L’invisibile (Editori Riuniti).
Cosa Grigia. Una nuova mafia invisibile all’assalto dell’Italia:

Non bisogna avere paura della mafia. La mafia non esiste. Non esiste più. L’antimafia ha vinto. O forse no: forse la mafia c’è ancora, solo che è diversa. È mutata come un virus. Cosa Nostra non esiste. Ora c’è un’altra Cosa. Più grande. Eterea. È Cosa Grigia. Si è insinuata in ogni angolo della società, e noi non ce ne siamo accorti. È nel bar in cui facciamo colazione la mattina. È nel Convegno sulla legalità in cui parlano le persone per bene. È nel Compro Oro in cui abbiamo venduto la nostra fede: l’amore finisce, mica come questa nuova Cosa, questa Cosa Grigia. Sembra incredibile, Cosa Grigia è anche dove nessuno se l’aspetterebbe: è nell’antimafia. È una Cosa che assomiglia alla mafia, certo: ma non ha padrini, non ha «famiglie, né mandamenti; si muove in uno spazio oscuro, crepuscolare, tra ciò che è legale e ciò che non lo è. Fa della legalità flessibile il suo grimaldello“.

“È una Cosa Grigia che, come un parassita, si è insinuata a fondo nella vita del paese, ne ha succhiato voracemente la linfa. È passata l’era dei Totò Riina, dei Bernardo Provenzano e dei Matteo Messina Denaro: ora si agisce alla luce del sole, in modo ordinato, composto. Nelle valigette eleganti, Cosa Grigia non ha pistole, ma tablet dell’ultima generazione: è grazie all’estesa rete di relazioni che questa Cosa prospera. Sa come arricchirsi: non ha bisogno di estorcere soldi, se li fa consegnare direttamente dallo Stato. Cosa Grigia è ambientalista, come noi. È stanca della vecchia politica, come noi. A Cosa Grigia la mafia fa schifo. Come a noi”.

Giacomo Di Girolamo annuncia la nascita di una Cosa nuova, una Cosa che è Grigia e che ci seppellirà tutti. Tra inchiesta, reportage, romanzo e dramma tragicomico, Cosa Grigia ci farà arrabbiare, indignare. Ci inchioderà sul divano, sul tram. Ci terrà svegli tutta la notte: lì, sospesi, senza respiro, o col batticuore, in attesa di scegliere se ridere o piangere.

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