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Ostra, Alberto Romagnoli rimette al Sindaco la delega di Assessore

Decisione dovuta al no della Giunta all'impianto di smaltimento anaerobico

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Alberto Romagnoli

Attorno alla Autorizzazione Regionale per la realizzazione dell‘impianto di digestione anaerobica della frazione umida dei rifiuti nella Zona Industriale di Casine si è creata tanta confusione e forte preoccupazione da parte delle imprese insediate e dei residenti sulla potenziale pericolosità dell’impianto.

La mia personale idea, simile a quella di parte dei consiglieri di minoranza si basa sulle favorevoli valutazioni
tecniche fatte dalla Provincia di Ancona in relazione alla Valutazione di Impatto Ambientale, alle emissioni
in atmosfera, elettromagnetiche, acustiche, e, sui possibili benefici che tutti i cittadini di Ostra avrebbero
avuto in termini di azzeramento dei costi per il rifiuto organico e di nuovi posti di lavoro.

Tuttavia il mio Sindaco e la maggioranza hanno espresso dapprima un voto contrario in Consiglio comunale
e da ultimo l’intenzione di procedere con un ricorso al Presidente della Repubblica contro tale iniziativa.

Anche il costituendo Comitato si è mosso ed ha avviato un ricorso al Tar, e, sono convinto che solo tale
ricorso potrà valutare se l’Autorizzazione Regionale è stata ottenuta nel rispetto di tutto quanto è previsto
dalla legislazione italiana e riportare serenità là dove oggi c’è preoccupazione.

Su una questione che interessa il territorio ed i suoi possibili sviluppi futuri non possono coesistere all’interno della stessa Giunta Comunale posizioni così divergenti, pertanto, dopo una ponderata riflessione, con il rammarico di lasciare un impegno che tanto amo, ho deciso di rimettere al Sindaco ladelega di Assessore proseguendo il mandato ricevuto dagli elettori nel ruolo di consigliere comunale.

Inoltre, per sgomberare il campo da illazioni fatte circolare ad arte, preciso che non ho la delega di Assessore all’Urbanistica, e, che in qualità di ingegnere, per quanto riguarda l’impianto di digestione anaerobica, non ho svolto alcuna consulenza né in relazione alla Valutazione di Impatto Ambientale, né in relazione a tale impianto, ma sono stato chiamato, assieme ad altri ingegneri, questo sì, a redigere solo alcuni elaborati grafici riguardanti l’immobile e gli aspetti architettonici, elaborati questi, consegnati alla Regione Marche.

di Alberto Romagnoli

Commenti
Ci sono 4 commenti
Andrea Senesi 2013-02-17 14:52:33
Se invece di abitare ad Ancona, la tua abitazione fosse stata a 500 metri dalla centrale, la tua "personale idea" merito sarebbe stata la stessa ?
Luca M 2013-02-17 15:45:55
"A pensar male si fa peccato..." Oltre all'assessore e ai tre componenti della minoranza assolutamente convinti della bontà di questa centrale, mi fate nome e cognome di qualcuno che sia assolutamente a favore e che abita nel raggio di 1 kilometro dall'azienda?? No, perché non vorrei che le "personali idee" che ognuno può liberamente farsi siano condizionate dal fatto che le eventuali conseguenze negative comunque vada non le subiranno mai in prima persona...
Mario 2013-02-17 20:43:21
sull'onestà intellettuale di alberto non si discute!
paolo 2013-02-18 12:21:29
Il problema principale di questa situazione parte dal 2009 quando a Corinaldo invece di fare un impianto aerobico doveva essere già subito anaerobico. Questo perchè lo richiede il protocollo di Kyoto. I vantaggi sarebbero stati due, uno per la popolazione di Corinaldo che non avrebbero dovuto sopportare la puzza che un impianto aperto dà; due avrebbe impedito la costruzione di questo impianto in quanto non ci sarebbe stato oraganico sufficiente per farli vivere entrambe. Considerate che attualmente a Corinaldo arrivano 20 Ton anno di FORSU provenienti dai Comuni legati al CIR33 e per far vivere un impianto ne occorrono 45 tonnellate annui. Pertanto la colpa principale è come al solito delle nostre istituzioni che non hanno mai fatto partire progetti simili provandoci ad Ottobre 2012 ma a quanto pare fallendo. Ecco che allora interviene il privato a colmare questa lacuna che, come detto sopra, va fatta e lo fa a suo comodo e cioè dove realizzarla. Gli imprenditori della Zipa presumo siano arrabbiati non tanto per il deprezzamento degli stabili (nella ZIPA non si può fare profitto su questo) ma nel fatturato e immagine nei confronti dei loro clienti. Lì a due passi, ad esempio, c'è un produttore di salumi e credo che ai suoi clienti non so se gli faccia piacere che lì vicino ci sia un impianto di trattamento dell'organico. Concludo che comunque qua tutti parlano di Ostra ma ricordo ai lettori che i più vicini sono i cittadini di Passo di Ripe e Brugnetto dove abbiamo già il nostro bel da fare con una fabbrica che, nonostante tutte le rassicurazioni, emettono cattivi odori che però in questo caso sono chimici e non organici...ben diverso. In linea d'aria di circa un chilometro abbiamo ben due scuole.
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