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Senigallia, la prostituzione affrontata in “Punti di vista, spunti di vita”

Al via il progetto coordinato dalla Caritas Diocesana di Senigallia e dalla Commissione Pastorale sociale

I protagonisti dell'incontro "Il fenomeno della prostituzione nel nostro territorio"

Si è svolta nella sera del 26 novembre presso il Teatro Buon Pastore,  il primo dei tre appuntamenti di “Punti di vista, spunti di vita”, il progetto ideato e coordinato dalla Caritas Diocesana di Senigallia e dalla Commissione Pastorale sociale.

All’incontro dal titolo “Il fenomeno della prostituzione nel nostro territorio” sono intervenuti Don Aldo Buonaiuto dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia e Marco Provinciali ,Presidente Associazione Free Woman.

Ad aprire il dibattito è stato il Vescovo di Senigallia, Mons.Giuseppe Orlandoni che ha espresso tutto il suo dispiacere per il proliferare di questa ‘tratta di essere umani‘, puntando una volta di più l’attenzione sulla ‘richiesta’ che, rappresenta il vero motore di questo mercato che non sembra accusare mai recessioni.”C’è bisogno di creare una nuova coscienza collettiva, una nuova mentalità che renda inaccettabile questa perdita di dignità e di morale della società odierna

La discussione è proseguita con la testimonianza di Marco Provinciali ,Presidente Associazione Free Woman che oramai da più di dieci anni opera costantemente su tutte le strade della provincia, a stretto contatto con le prostitute. “Si parla di disagio sociale e decenza urbana che viene meno, ma le dinamiche di questo mondo sono ben più complicate e sono fatte di persone in carne d’ossa che spesso vengono da storie drammatiche, scappano da paesi assediati dalla violenza e della miseria e si trovano catapultate in un altro disagio più grande. La nostra associazione cerca di prestare qualsiasi tipo di aiuto, sia psicologico che fisico a queste ragazze che conoscono solamente i clienti ed i loro protettori e che spesso, senza regolare permesso di soggiorno, si trovano in balia dei loro sfruttatori.

Don Aldo Buonaiuto dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, ha voluto sottolineare ‘l’importanza del diritto alla non prostituzione‘ e come gli aguzzini che giocano un ruolo da protagonista in questa tratta degli schiavi, siano in primis i clienti, i loro protettori e tutti coloro che approfittano di queste situazioni di disagio e non pongono rimedio quando potrebbero. “C’è un racket dietro che va combattuto mattonella per mattonella, allo scopo di cercare di togliere dalla strada e riconsegnare alla vita più ragazze possibili.”

L’incontro si è concluso con l’intervento del Sindaco Mangialardi che ha voluto sottolineare ancora una volta che, al di là delle misure che l’amministrazione applicherà allo scopo di arginare questo fenomeno, va ricordata la dimesione più umana che c’è dietro dietro il mondo della prostituzione,  ovvero delle persone in carne ed ossa, “non va mai dimenticato che loro sono le prime vittime di questa realtà così drammatica”.

Commenti
Solo un commento
O. Manni
Paul Manoni 2012-11-27 10:32:55
Il 1° comandamento che tutti questi signori dovrebbero imparare è anteporre il "Secondo me", a tutto ciò che dicono. Soprattutto quando sputano sentenze e giudizi su morali, dignità, e società collettiva. Dire che ci sia una perdità di dignità, ovvero dare dell'indegne, a società che i problemi legati alla prostituzione, li hanno risolti da tempo legalizzandola, è un tantino insolente nei loro confronti. Tantopiù quando lo si dice dalla posizione ideologica che più di tutte ha contribuito a rendere clandestino quel fenomeno. Insultare quelle società dando loro delle "indegne" o delle "immorali", e perfino offendere allo stesso modo quelle prostitute che in paesi più civili del nostro, scelgono liberamente di esercitare quella professione, significa essere distanti anni luce dal mutare la situazione attuale, e risolvere i problemi tutti italiani sulla prostituzione. Parlare di un "non diritto alla prostituzione", rende complici inconsapevoli ed ingenui, proprio delle MAFIE che si cerca di combattere. Aaaah!...Questi "esperti".
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