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Giorno della memoria: alla Piccola Fenice di Senigallia “Il grande dittatore”

Il circolo Linea d'ombra presenta il capolavoro di Charlie Chaplin il 27 gennaio

Scena de "Il Grande Dittatore" di Charlie Chaplin

In occasione della Giornata della memoria, venerdì 27 gennaio, la Stagione cinematografica di Senigallia in corso alla Piccola Fenice, a cura del circolo Linea d’ombra, propone un capolavoro della cinematografia mondiale: “Il grande dittatoredi Charlie Chaplin. Inizio proiezioni alle 21.15. Ingresso con tessera.

La Stagione cinematografica 2011-12 promossa dal Comune di Senigallia e curata dall’associazione Linea d’ombra, prosegue nel mese di febbraio con alcuni tra i migliori film italiani in circolazione proposti in anteprima. Diretto, interpretato e prodotto da Charlie Chaplin, “Il grande dittatore” (The Great Dictator) è uno dei capolavori di Chaplin e certamente uno dei film che restano scritti nella storia del cinema internazionale.

Oltre alla bellezza, alla comicità e alla capacità di coniugare parodia e poesia da parte di Chaplin, il film è notevole anche perché uscì nel pieno della seconda guerra mondiale, nel 1940, fornendo una puntuale satira del movimento nazista tedesco e delle figure emblematiche del periodo, in primis Hitler e poi Mussolini. Non è un caso che fino al 1945 subisse la censura e fosse vietato in tutta Europa, anche se poi le vicende tra i belligeranti portarono comunque a permettere la proiezione a Londra nel 1941. In quello stesso anno, il film fu poi candidato all’Oscar ottenendo cinque nomination, tra cui miglior film e miglior attore (lo stesso Chaplin).

Sorprendente era la somiglianza o meglio la capacità mimetica di Chaplin nel vestire i panni del Grande Dittatore tedesco e proprio su questo fu giocata anche la trama. Nelle scene finali, il protagonista, il tenero, eroico e smemorato barbiere ebreo fuggito dal campo di concentramento e innamorato di Hannah, viene confuso con il Führer Adenoid Hynkel (a quel punto caduto in acqua e rimasto senza la divisa, quindi a sua volta confuso col barbiere e portato in carcere).

Tra le scene memorabili di questa pellicola ci sono il discorso improvvisato del Dittatore e la danza leggera con il mappamondo, giocata su musiche wagneriane (il preludio del Lohengrin). Anche le musiche furono opera di Chaplin e adattate da Meredith Willson. Il discorso finale del barbiere nelle vesti del Dittatore è da applauso, tra inviti all’amore, alla libertà e all’uguaglianza.

da Circolo Culturale Linea D’Ombra

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