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Grande Apprezzamento per la Mostra della Collezione Maltoni a Senigallia

Alla Rotonda a Mare fino al 2 settembre

Sindaco Angeloni e E. Maltoni C’e’ un forte apprezzamento da parte del pubblico per la mostra “Espresso made in Italy” della Collezione Enrico Maltoni in corso alla Rotonda a Mare di Senigallia aperta fino al 2 settembre. Il collezionista Maltoni esprime soddisfazione per gli esiti dell’esposizione. “Sono felice che la mostra stia suscitando grande interesse da parte dei vacanzieri e dai senigalliesi”, afferma con soddisfazione Enrico Maltoni che in più di 20 anni di attente ricerche ha raccolto più di 100 esemplari e ne ha portati 16 in mostra fra i più significativi che raccontano e rappresentano le tappe importanti della macchina da caffè espresso italiana.
“Chiunque visiti la mia mostra itinerante, giunta oggi alla 35esima tappa”, prosegue Maltoni, “ha la possibilità di ricordare le macchine che era solito vedere in azione nei bar italiani, e attraverso queste ricordare aneddoti e particolarità che appartengono alla storia di ognuno di noi.”
Palati soddisfatti anche per le specialità a base di caffè che sono state servite al bar interno alla mostra. Complice il caldo della notte particolare successo hanno riscosso Sorbetto Cremespresso e il nuovo cocktail Passion Me di casa Lavazza.
“Nella suggestione della Rotonda a Mare è inoltre possibile degustare – spiega Sabrina Marin relazioni esterne della Collezione Maltoni – un ottimo caffè espresso e altre specialità per tutto il periodo della mostra aperta fino al 2 settembre tutti giorni dalle 17.00 alle 24.00. Il biglietto d’ingresso di € 2,50 comprende il buono consumazione per un caffè. E per i fedelissimi della Rotonda c’è creata la carta fedeltà al costo di 10 euro grazie alla quale oltre ad avere gli ingressi illimitati alla Rotonda si potrà ottenere il 20% di sconto sui biglietti per tutti gli eventi del cartellone”.
Dopo più di 20 anni di attente ricerche, assidui recuperi e pazienti restauri da parte di Enrico Maltoni, appassionato, studioso e collezionista di macchine da caffè espresso d’epoca, permettono oggi al visitatore di ammirare le più belle ed importanti macchine da bar di tutti i tempi, perfettamente restituite all’antico splendore.
Tra di esse alcune vere e proprie opere d’arte del design industriale, a firma di nomi celebri quali Gio Ponti, Bruno Munari, Enzo Mari, fratelli Castiglioni, Marco Zanuso, Pininfarina.
Forse molti non sanno che fu un ingegnere milanese Luigi Bezzera, nel 1901 a brevettare un sofisticato modello cilindrico detto “a colonna“ per preparare l’espresso con acqua e vapore. Sarà poi la volta della storica casa costruttrice Rancilio fondata nel 1927 da Roberto Rancilio, a realizzare negli anni ’30 il modello “a colonna“ Ottagonalein perfetto stile Art Dèco, e Preziosa del 1952 per la quale la casa di Milano investirà nella prima grande campagna pubblicitaria, ancora oggi tra le più richieste ed esposta alla Rotonda sul Mare
Nel secondo dopoguerra Gaggia con laClassica del1948 sostituisce il modello “a colonna” con il funzionamento a pistone, e la bevanda che prima sapeva d’amaro e di bruciato diventa la moderna “crema caffè”.
 
Marchi celebri come Rancilio, La Pavoni, La Cimbali, Gaggia, Faema, Victoria Arduino, sviluppano modelli rivoluzionari e d’estrema eleganza tanto da trasformare la macchina da caffè da bar in vera arte italiana per degustare il caffè espresso nel mondo.
Ecco allora sfilare insieme alla prima macchina “a colonna” costruita nel 1905 nell’officina de La Pavoni a Milano proveniente da un caffè di Piazza S.Marco a Venezia, la Victoria Arduino modello Extra degli anni ’20 in puro stile Liberty, La Dorio modello Lineare del 1945, fino agli autentici gioielli del design italiano come la Modello 54firmata dall’architetto Gio Ponti messa in produzione da La Pavoni, La San Marco del 1952, soprannominata “Lollobrigida” per le sue fattezze morbide e arrotondate, e ancora La Pavoni Concorso del 1956 disegnata da Bruno Munari ed Enzo Mari detta “Diamante” per le sue forme sfaccettate, oggi richiesta dai musei di tutto il mondo come simbolo del design italiano della macchina da caffè espresso.
Nel 1961 Faema dedica all’eclissi solare di quell’anno il modello E-61, e negli anni ’70 il grande designer Marco Zanuso firma per Rancilio la Z-8che segna l’inizio di nuove forme decisamente più squadrate della macchina da caffè espresso.
Di qui il passo è breve per giungere ai nostri giorni con il modello Classe 10 di Rancilio, che rappresenta l’evoluzione e il futuro dell’espresso insieme all’avveniristica B.L.U.E. LB 1000 (Best Lavazza Ultimate Espresso) design Pininfarina.
La suggestione aumenta attraverso due filmati che corredano scenograficamente la mostra: il primo, una panoramica delle più celebri “comparsate” del caffè espresso nelle pellicole più famose, come Casablanca, Accattone, C’era una volta in America, Roma, Amici miei, Guerre Stellari; il secondo, la storia delle macchine esposte attraverso le vive parole di chi ha ridato loro nuova vita, il collezionista Enrico Maltoni.
 
Il progetto di mostra itinerante è sostenuto dalla collaborazione con Lavazza, Rancilio ed Eat a Cup.
Ogni macchina è poi accompagnata dalle storiche tazzine Lavazza, anch’esse firmate e legate a differenti mode e momenti della storia italiana del design.
Per promuovere l’immagine del made in Italy nel mondo le 16 “signore d’acciaio” sono descritte in italiano ed inglese e sapientemente esposte nel progetto espositivo ideato e realizzato dall’architetto Karim Azzabi di Design Network Milano.
 
Un’esposizione che dopo oltre 30 tappe e 4 continenti toccati è diventata anche un libro unico nel suo genere, in vendita all’interno della mostra, che racchiude l’archivio storico composto di brevetti, cartoline, e poster d’epoca e un singolare e ricchissimo sito internet, sorta di “Louvre digitale” della macchina da caffè espresso: www.espressomadeinitaly.com.
Prego signori, l’espresso è…servito!
 
Alessandro Piccinini
Pubblicato Lunedì 30 luglio, 2007 
alle ore 10:12
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