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A Polverigi con “Fuori Luogo” prosegue Inteatrofestival

Un fine settimana di contaminazioni fra le arti

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Nicola RignanesePolverigi – uno dei pochi centri marchigiani a non possedere un teatro storico – ha saputo, negli anni, costruire la propria originale identità di capitale del teatro sfruttando tutti gli spazi possibili, a partire dal cuore “storico” del Festival Internazionale Inteatro: il Parco che circonda Villa Nappi.
Con il Parco in restauro, il Festival si ritrova fuori dal suo luogo deputato e celebra la propria libertà spaziale e creativa ospitando esperienze artistiche nate per spazi teatrali non convenzionali.
“Fuori luogo”, fuori dagli spazi convenzionali di Polverigi (AN), è il tema della tre giorni di teatro, musica, danza, improvvisazioni ed interventi spettacolari, dall’8 al 10 giugno, proposti nel quadro di INTEATROFESTIVAL con la direzione artistica di Velia Papa.
La manifestazione conferma l’apertura internazionale, la storica vocazione verso l’interdisciplinarietà, la contaminazione tra le arti, l’innovazione del linguaggio teatrale, la ricerca, la valorizzazione dei nuovi talenti.
Tra le “prime” italiane che si terranno nell’ambito di “Fuori Luogo”, il Teatro del Lemming presenterà “A porte chiuse” di Jean Paul Sartre nell’anniversario dei cento anni della nascita (8, 9 e 10 luglio ore 20, 21.30 e 23.30): nello spettacolo, i tre personaggi sartriani, un uomo e due donne, esplodono in una moltitudine di presenze. L’azione teatrale si sviluppa attraverso i vari luoghi della storica Villa Nappi, trasformata in quattro ambienti diversi a palesare lo sprofondare in una dimensione infera e soffocante pari a quella delle nostre vite.
L’8, 9 e 10 luglio (ore 21.45) andrà in scena in prima nazionale, al “Roccolo” di Polverigi, “I viaggi di Gulliver”, regia di Marco Solari, basato sull’opera di Swift: attraverso il ribaltamento delle percezioni, lo spettatore, come il protagonista del romanzo – il chirurgo di bordo Lemuel Gulliver – si trova di fronte ai paradossi della legge, della scienza, del potere, della guerra. La recitazione è sospesa tra astrazione ed ironia, spaesamento e denuncia civile; in scena anche tre musicisti e diversi contributi video con riprese macro, ribaltamenti di piani, distorsioni cromatiche.
L’8 luglio alle ore 21.45 e il 10 luglio alle ore 20, al Teatro della Luna, sarà la prima del nuovo spettacolo di Massimiliano Civica. Ne “La Parigina” di Henry Becque, il giovane regista romano continua la sua ricerca sulla centralità del lavoro dell’attore e sulla forza della narrazione priva di orpelli interpretativi, come fu per “Grand Guignol”, spettacolo rivelazione del Festival di Polverigi nel 2004. La Parigina è un dialogo a due, a distanza, in cui Becque – il più significativo autore francese della seconda metà dell’ottocento e anticipatore di molti sviluppi del teatro moderno – inonda la sua amata di accuse e recriminazioni, senza darle diritto di replica.
Il 9 luglio alle ore 21,45 al Teatro della Luna andrà in scena, in prima assoluta, “Angelica”, monologo di e con Andrea Cosentino in cui l’attore autore affronta una manifestazione “degradata” del presente: il mondo delle fiction televisive. C’è il gusto di smontare le storie, brandelli di dialoghi e situazioni: una troupe che sceglie di girare uno sceneggiato televisivo in una casa di un quartiere popolare romano; un’attrice – Angelica appunto – che continua a recitare la propria morte, fino allo sfinimento. Lo sceneggiato viene ricostruito in scena senza ausili tecnologici, utilizzando la cornice vuota di ciò che fu un televisore, parrucche, primi piani, piani interi, bambole, pezzi di oggetti, dettagli di corpi.
Antonio Abanese, Michele Serra, Nicola Rignanese e Piero Guerriera firmano – in qualità di autori – “Virus Collection”, caotica parata con Nicola Rignanese il quale riporta in scena nel suo nuovo spettacolo (una prima nazionale) alcuni dei personaggi spigolosi ed estremi visti in “Non c’è problema”, la trasmissione realizzata con Albanese. La centrifuga del suo spettacolo miscela risate e grandi miserie, storie di reietti che potrebbero essere i nostri vicini di casa: l’appuntamento sarà al Teatro della Luna il 10 luglio alle ore 21,45.
Tra le presenze internazionali, in esclusiva nazionale, saranno gli UNTM l’8,9 e 10 luglio (ore 21,45 Atro Scuola Media) in “Les dieux appellent ça des boulons” (Gli dei li chiamano dadi) , una favola moderna dove si mescolano umorismo, tecnologia, metafisica e open-bar, sul tema di un mondo-macchina industriale cui si prova a dare senso. Il progetto è ispirato alla novella “L’eremita e il seidita” di Viktor Pelevin, il più famoso fra gli scrittori russi della post-perestrojka. Il collettivo UNTM è formato da artisti provenienti da Paesi (Francia, Italia, Svezia, Cile) e ambiti performativi diversi: scena rock, techno, teatro, robotica, danza. Ne nasce un approccio allo spettacolo transdisciplinare, tecnologico ed innovativo, come nel caso di questo spettacolo, che narra il tentativo di fuga da un allevamento di polli industriale di due strani personaggi.
Fuori luogo proporrà inoltre alcuni eventi ad ingresso gratuito, tutti in Piazza, tra i quali l’ 8 luglio alle ore 23.15 gli interventi di Teatro urbano a cura di Andrea Bartola con la partecipazione de l’Acchiappasogni-Scuola di Clown; il 9 luglio alle ore 21 e alle ore 23,15 in esclusiva nazionale il collettivo marsigliese Ex Nihilo in “Calle Obrapia #4”, danza urbana in cui i cinque performer, in perfetto sincronismo, si muovono su brandelli di musica sfuggiti a piccoli transistors; il 9 luglio, in prima alle ore 24 (Piazza), sarà “Via dei dollari” di Isa Carloni e Contradamerla, un “quasi concerto” che racconta, attraverso canzoni e piccole storie, sogni speranze e desideri dei migranti in America; il 10 luglio alle ore 21, 21.15, 23.15 e 23.30 gli interventi di danza urbana di Luca Alberti.
La rassegna chiude il 10 luglio con una grande festa di Piazza con ritmi e danze africane.
Inteatrofestival proseguirà alla Mole Vanvitelliana di Ancona il 13,14 e 15 luglio con il Progetto Motus. Al percorso della compagnia riminese diretta da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò viene dedicato un progetto monografico, ospite di Villard6 (sesto seminario itinerante di progettazione). Nell’ambito del progetto Motus verranno presentati: un workshop, un work in progress “Piccoli episodi di fascismo quotidiano” (indagini su Pre-Paradise sorry now di Rainer Werner Fassbinder) e l’omaggio a Pasolini “Come un cane senza padrone”.
Informazioni su programmi e biglietti all’indirizzo:
www.inteatro.it
Inteatrofestival: al numero di telefono 071. 9090007 – 071. 908561
e mail: info@inteatro.it

Pubblicato Venerdì 8 luglio, 2005 
alle ore 10:22
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