SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Il lungo viaggio di Marco Cavallo a Senigallia

Arte, spettacolo, gastronomia per capire il disagio mentale


Si chiama Il lungo viaggio di Marco Cavallo tutta una serie di iniziative che si svolgeranno a Senigallia dal 13 al 20 marzo 2005.
“Un cavallo trainava il carretto della biancheria nei manicomi, e i matti lo chiamavano Marco” spiega l’Assessore Giuseppina Massi l’ideatrice di questo evento.Con la Legge 180 di Franco Basaglia, i manicomi vennero chiusi ed il “cavallo Marco” usci’ anch’esso dalla struttura diventando un simbolo di liberta’.
Marco Cavallo e’ un grande cavallo azzurro di cartapesta che stazionera’ in Piazza del Duca per tutta la durata delle manifestazioni.
La Legge 180 introdusse un concetto nuovo all’approccio della malattia, dal “nasconderla” alla societa’ nei manicomi, alla tutela della persona.Non venne purtroppo applicata fino in fondo per cui tutt’oggi la societa’ e’ impreparata ad accogliere ed reinserire questi suoi figli.
Il lungo viaggio di Marco Cavallo e’ percio’ un viaggio nel disagio mentale inteso come condizione dell’anima che ci riguarda tutti chi piu’ chi meno in diversi momenti della nostra vita.Intende farci incontrare e conoscere con leggerezza tutti i vari approcci alla realta’ ed alla conoscenza di noi stessi ribaltanto punti di vista, stimolando alcuni sensi al posto di altri.A questo proposito sono previsti laboratori interattivi a cura delle cooperative sociali, associazioni e servizi di salute mentale, che si basano sul concetto basagliano delle arti-terapie.
Eppoi il momento gastronomico con la Cena dei Folli di Uliassi e la Cena dei Ciechi di Cedroni che saranno una vera e propria esperienza, un percorso di conoscenza.
Il viaggio comincia domenica 13 marzo alle ore 21.00 con il concerto di Giovanna Marini la “Torre di Babele” al Teatro La Fenice.La torre di Babele scritta da Giovanna Marini per le voci di Patrizia Bovi, Francesca Breschi, Patrizia Nasini, e la propria voce, continua a raccontare l’attualità, il quotidiano ma questa volta ricorrendo all’uso delle metafore. La Torre di Babele è una testimonianza: si canta la paura di un uomo che corre nella sua città per vedere gli altri, la gente comune, e assiste a violenza, aggressioni, fughe, ingiustizie. Decide allora di non ritornare più a casa, di restare in mezzo alla gente per poter osservare e raccontare.
Maria Pettinari

Maria Pettinari
Pubblicato Martedì 8 marzo, 2005 
alle ore 9:02
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo


Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!



Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno