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Il Teatro delle Muse di Ancona compie due anni

Il 13 ottobre inaugurazione con l'orchestra sinfonica nazionale della RAI

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Mercoledì 13 ottobre alle ore 21,00, nel giorno del secondo compleanno del Massimo dorico, la Fondazione Teatro delle Muse festeggia la ricorrenza collaborando al concerto inaugurale della novantesima stagione degli Amici della Musica "Guido Michelli" con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai guidata dal grandissimo direttore Rafael Frühbeck de Burgos.
Si tratta di un concerto, e di un’intera programmazione, che affiancano Ancona ai grandi centri musicali italiani. Il Maestro Frühbeck De Burgos e l’Orchestra della RAI – che hanno aperto in questi giorni la stagione concertistica dell’Auditorium del Lingotto di Torino con una diretta radiofonica su RadioTre dell’esecuzione della Missa Solemnis di Beethoven – hanno in programma, nel concerto anconetano, la "Sesta Sinfonia" op.68 in fa maggiore (Pastorale) di L. van Beethoven, tre brani da "I Maestri Cantori di Norimberga" e il Preludio e Morte di Isotta da "Tristano e Isotta", di R. Wagner. Un concerto dunque che propone l’ascolto di pietre miliari del massimo repertorio sinfonico classico – romantico. La Sesta Sinfonia, nota come "Pastorale", è uno dei lavori universalmente più conosciuti. Il titolo venne direttamente suggerito da Beethoven – Pastoral – Symphonie – subito specificando, "piuttosto espressione del sentimento che della pittura", e da quelli che appose per ognuno dei singoli movimenti. Una partitura idilliaca che descrive una serena vita campestre, e che ha come unico momento di turbamento quello splendido del temporale, subito superato dalla poetica conclusione della sinfonia, il "Canto di pastori. Sentimenti di gioia e riconoscenza dopo la tempesta."Anche i brani da "I Maestri Cantori di Norimberga", il Preludio all’Atto Terzo, la "Danza degli apprendisti" e il celeberrimo Preludio all’Atto Primo, sono all’insegna della luminosità e della gioia, dell’ottimismo e della vittoria del bene tramite le virtù dei semplici, posizione diametralmente opposta a quella del "Preludio e Morte di Isotta" in cui l’impossibilità dell’amore, dentro un’atmosfera cupa e struggente, disegna la morte come unica alternativa possibile. Wagner stesso accostò questi due brani strumentali, posti rispettivamente all’inizio e alla fine dell’opera, per l’esecuzione in concerto. Tacendo qui l’importanza capitale che il "Tristano" ebbe sull’evoluzione della musica tonale occidentale, diciamo che le due pagine proposte identificano l’intera opera, i suoi toni dilanianti e disperati, e che, come pochissima altra musica, hanno un potere così soggiogante sull’ascoltatore, da trascinarlo inesorabilmente all’interno di un vortice di sensazioni dal fascino irresistibile.
La grandezza del direttore Frühbeck De Burgos e le capacità esecutivo- interpretative dell’Orchestra della RAI, assicurano l’eccellenza per un ascolto di così tanta bellezza.
dall’ufficio stampa del Teatro delle Muse

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 12 ottobre, 2004 
alle ore 9:45
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