Mentre sono ancora vivi gli echi della "Giornata della memoria" con manifestazioni di varìo genere, si torna a parlare di intolleranza.L’11 maggio prossimo davanti al Tribunale di Rimini dovrà infatti comparire l’insegnante riminese in pensione L.E.T., rinviato a giudizio dal gup con l’accusa di istigazione all’odio razziale.Del docente si era interessata la Digos di Senigallia nel settembre del ’98.L’ex professore si era appostato davanti alla sede del liceo classico "Perticari" per distribuire agli studenti un suo volumetto di 110 pagìne dal titolo "Il ciclo cosmico".Nel libro L.E.T. faceva esplicito riferimento alla superiorità della "razza ariana" ed al fatto che si dovesse evitare un "miscuglio etnico", fino all’ipotesi di "eliminazione o sottomissione di bambini nati in Italia e non appartenenti alla razza bianca". Logico quindi che l’attenzione del commissariato si soffermasse su quella pubblicazione stampata in una tipografia riminese.Dopo indagini avviate in collaborazione con la Questura di Rimini e l’udienza preliminare, si è arrivati al rinvio a giudizio.Sempre in tema di intolleranza razziale, le ìndaginì della Digos senigalliese hanno portato nei mesi scorsi alla identificazione di una minorenne collegata ad ambienti nazifascísti della estrema destra extraparlamentare.La ragazza – a casa della quale è stata rinvenuta una bomboletta spray – è indiziata di aver tracciato lo scorso anno svastiche e croci uncinate sul monumento che ricorda Anna Frank e sulla porta di un centro multìetnìco.Un gesto che aveva fatto scatenare la protesta di forze politiche, associazioni e comunità ebraiche marchígiane.