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Artisti di livello, pubblico in crescita, lavoro sul territorio tutto l’anno: il successo del Bacajà!

Si è chiusa a fine luglio a Senigallia la terza edizione del Festival Internazionale del Teatro Popolare. Il bilancio è con il segno più.

Caffespresso
Pubblico a Bacajà

Dopo la meravigliosa serata di chiusura del Bacajà! con Vladimir Olshansky direttamente dal Cirque du Soleil, dopo avere salutato e ringraziato uno per uno i tantissimi spettatori accorsi, ci siamo presi qualche giorno per riflettere sull’esito della 3° Edizione del Bacajà! -Festival Internazionale Del Teatro Popolare- che si è svolta a Senigallia dal 15 al 28 luglio negli splendidi Giardini della Scuola Elementare “G. Pascoli”.

Queste riflessioni le vorremmo condividere con tutti voi amanti del teatro e di Senigallia, residenti e non, che siete l’anima pulsante del Festival.

Prima riflessione: il Bacajà! è ad oggi l’unico festival così strutturato riconosciuto in Italia, quindi è oramai una realtà importante nel panorama culturale teatrale regionale, nazionale ed europeo. Grazie al lavoro di un gruppo di professionisti uniti nel Centro Teatrale Senigalliese (CTS), si è riuscito a praticare l’idea che dal forte radicamento nel territorio si può costruire un ponte di interscambio con altre realtà italiane ed europee che faccia tornare a “circuitare” teatro di qualità e valori come umanità e bellezza. Anche quest’anno, il Bacajà! è stato il contenitore di esperienze formative di altissimo livello con Maestri come Elena Serra (erede del grande mimo Marcel Marceau) e Carlo Boso (erede di Giorgio Streheler e della storia del teatro italiano). Giovani attori da diversi Paesi sono giunti a Senigallia per formarsi e riscoprire i veri strumenti dell’arte teatrale. Così, il Bacajà! sta costruendo una nuova generazione d’artisti che vogliono fare del Teatro Popolare il proprio mestiere e la propria missione. Accanto alla formazione, il Festival ha ospitato spettacoli serali ad entrata gratuita di attori e compagnie di fama internazionale come, fra gli altri, Eugenio Allegri e lo stesso Vladimir Olshansky; compagnie nazionali come lo Stivalaccio Teatro, formazione di Vicenza giovane e potente ed eccellenza del Nuovo Teatro Popolare Italiano; compagnie come la Cantina Rablé che è nata all’interno del CTS e risiede a Senigallia, che è formata da 9 professionisti provenienti da varie parti d’Italia e che sta esportando il Made in Marche ovunque.
Ringraziamo sinceramente i Maestri e tutti gli artisti che hanno partecipato al Bacajà! 2016.

Seconda riflessione: il Festival ha creato il suo pubblico. Ogni fatto teatrale che mira a creare cultura e durare negli anni ha una sola meta, il dovere (e il piacere!) di portare persone a teatro e farle rimanere lì tutta la vita. Con il Bacajà!, migliaia di persone sono tornate a godere del teatro grazie a spettacoli popolari di qualità che il festival ogni anno ospita. Il vero teatro, quello visto durante il Festival, quello onesto (anche nei prezzi!), quello per tutti, universale politico ed umano, non ha crisi ed ha aumentato i suoi spettatori. Per queste ragioni, abbiamo una certezza: il Bacajà! è degli spettatori che ogni anno riempono di energia e speranza i Giardini della Scuola Pascoli.
Un grazie di cuore a tutti voi spettatori da tutti noi del Centro Teatrale Senigalliese.

Terza riflessione: il successo del Bacajà! è possibile perché c’è una struttura (il CTS) che durante l’anno lavora nel territorio tramite una scuola di teatro popolare sempre più frequentata; che gira i teatri di tutta Italia con la propria compagnia teatrale riportando a Senigallia idee, visioni, contaminazioni utili e praticabili nella nostra regione; che ha creato un Centro Teatrale Universitario all’interno dell’Università di Urbino per unire il mondo accademico e il mondo teatrale professionale; che ha costruito delle fondamentali sinergie con le istituzioni locali e regionali in quanto crede che la cultura sia un primario bene pubblico, deve rimanere tale e dev’essere sempre più accessibile a tutti. L’aumento dell’accessibilità dipende dall’aumento di finanziamenti pubblici che, nella nostra idea, devono servire solo per ridurre i prezzi di accesso al cittadino.
Ringraziamo il Comune di Senigallia e l’Università di Urbino, nostri principali partners, ma anche l’importante collaborazione della Coop Adriatica e dell’Hotel Universal.

Tutto ciò è, e sarà sempre più, Bacajà!

Se volete seguire le nostre prossime iniziative (l’inizio della Scuola di Teatro, lo spettacolo “Arlecchino Servitore di Due Padroni” portato in scena dalla Cantina Rablé diretta da Carlo Boso e che aprirà la stagione prossima del teatro San Babila di Milano con un’intera settimana di repliche oppure i nostri stage di alta formazione teatrale) vi ricordiamo il nostro sito www.centroteatralesenigalliese.it.

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