Gentile Presidente, nel rinnovarLe la mia stima per il lavoro realmente serio ed efficace che Lei ha svolto in questi anni come presidente della Consulta dello sport (e le assicuro che se lo affermo non lo faccio, come per altri è abitudine, per mero formalismo retorico), devo però esprimere forte amarezza e sconcerto per il comunicato, APPARENTEMENTE anche a sua firma, in cui il sindaco Mangialardi, Lei e altri rappresentanti della società civile attaccano il sottoscritto e altri candidati a sindaco per le critiche espresse nei confronti della festa-manifestazione (organizzata e poi fortunatamente annullata) in occasione del 3 maggio prossimo.

Le parole utilizzate nel comunicato livorose, gonfie di odio politico, strumentali, faziose e, in alcuni tratti offensive, non appartengono al Suo stile (né credo a quello di altri apparenti firmatari) né alla Sua cultura di serietà, di rigore e di rispetto nei confronti del prossimo. Per queste qualità l’ho sempre apprezzata, ritenendo che si possa naturalmente avere idee diverse, persino su come si debba commemorare una tragedia, ma sempre nel rispetto reciproco e in un confronto dialetticamente corretto. Le grevi parole in libertà e le accuse livorose contenute in quel comunicato disonorevole appartengono più alla cultura politica del sindaco Mangialardi che non a Lei. Voglio pertanto sperare – e anzi lo credo fortemente – che Lei come altri apparenti firmatari , siate state tristemente strumentalizzati dal signor Mangialardi non potendovi rispecchiare in quelle gravissime parole.

Resto in attesa di un Suo cortese riscontro sperando che possa sgomberare il campo da un dubbio che mi costringerebbe a rivedere la mia ottima opinione nei Suoi confronti.