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Il cinema ‘Gabbiano’ ricorda la Shoah

Il 26, 27 e 28 gennaio verrà proiettato il film “Corri ragazzo corri”; Il 27 gennaio il cinema resterà aperto tutto il giorno

Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau

La Shoah e il genocidio armeno sul grande schermo in tre giornate speciali. Nella ‘Giornata della memoria’ (27 gennaio) il cinema resterà aperto tutto il giorno.

Corri ragazzo corri
Il 26, 27 e 28 gennaio 2015, al Cinema Gabbiano verrà proiettato il film “Corri ragazzo corri”, tratto dall’omonimo libro. Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, il cinema resterà aperto tutto il giorno, con proiezione continua.

Jurek ha circa nove anni quando fugge dal ghetto di Varsavia. Costretto a separarsi dai fratelli e dai genitori per salvarsi dai nazisti, vivrà i durissimi tre anni che lo separano dalla fine della guerra nei boschi e nei villaggi vicino alla capitale. Imparerà a dormire sugli alberi e a cacciare per nutrirsi. Sopravvivrà ai gelidi inverni chiedendo ospitalità, contraccambiandola con manodopera. In questo duro viaggio, Jurek incontrerà persone che lo aiuteranno ed altre che lo tradiranno ma non perderà mai la forza per andare avanti…

Lunedi(26 Gen): 18.30 – 21.15 Martedi: 11.00 – 17.00 – 19.00 – 21.15 Mercoledi: 18.30 – 22.00

La masseria delle allodole

Nel centenario dal genocidio del popolo armeno, mercoledì 28 gennaio 2015, al Cinema Gabbiano verrà proiettato il film “La masseria delle allodole”, diretto dai fratelli Taviani e tratto dall’omonimo romanzo di Antonia Arslan. Spettacolo unico alle 21.15 – INGRESSO GRATUITO.

Turchia, 1915. In una cittadina vive la benestante famiglia armena degli Avakian. Nel giorno in cui vengono colpiti dal lutto per la morte del patriarca anche il generale Arkan, capo della guarnigione turca, è presente alle esequie. È il segno di un rapporto, se non di amicizia, di reciproco rispetto tra le due comunità. Ma i Giovani Turchi hanno già pronto un piano per creare la Grande Turchia in cui non ci sarà posto per i ricchi e ‘traditori’ Armeni. Nessuna mediazione si rivela possibile. Dalla capitale partono per ogni dove gruppi di militari con l’ordine di uccidere sul posto i maschi (di qualunque età essi siano) e di deportare le donne e le bambine per poi massacrarle nei pressi di Aleppo. La famiglia Avakian viene smembrata e la giovane e vitale Nunik farà di tutto per salvaguardare la vita delle più piccole.

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