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Senigallia, il Sindaco Mangialardi contro Patto di stabilità e tesoreria unica

"Il Governo accolga le richieste dei Comuni su tesoreria unica e patto di stabilità interno"

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Maurizio Mangialardi

Il Governo accolga le richieste dei Comuni su tesoreria unica e patto di stabilità interno“. È questo l’appello che rinnova oggi il Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, alla vigilia dell’adozione da parte del Parlamento di importanti misure che riguardano anche le finanze degli enti locali.
La proposta studiata dal Governo nazionale non prevede infatti la revisione di quel Patto di stabilità, come richiesto a viva voce dai Comuni per eliminare vincoli e paletti insostenibili a bilanci, spese e investimenti.
Quello che riteniamo inaccettabile – sottolinea il Sindaco – è constatare che i provvedimenti governativi continuano a mettere tutti gli enti sullo stesso piano, equiparando le posizioni di quelli che negli anni scorsi non hanno rispettato le regole, contribuendo ad aggravare la situazione economica nazionale, a quei Comuni virtuosi che non dovrebbero essere costretti a soggiacere a queste norme.”

L’eventuale mancata revisione del Patto di stabilità rappresenterebbe un ulteriore, durissimo colpo a una situazione già difficilissima nella quale tutti gli enti locali si trovano a galleggiare in questo momento. Molto contestata, ad esempio, è stata anche la recente introduzione della tesoreria unica, riguardo alla quale solo due giorni fa il Sindaco Mangialardi ha scritto al Presidente dell’ANCI Marche, Mario Andrenacci:

La previsione contenuta nel decreto sulle liberalizzazioni che il Senato si accinge a varare – si legge testualmente in questa missiva – “ha visto in questi giorni la rivolta dei Sindaci, oltre che dei rappresentanti di Province e Regioni, i quali giustamente lamentano che drenando oltre 8 miliardi l’anno verso la tesoreria unica, perderebbero importanti vantaggi finanziari: il servizio e gli interessi, infatti, non potrebbero più essere messi a gara tra gli istituti di credito, e i Comuni dovrebbero prendere quanto stabilito dalla Banca d’Italia.”

Di fronte a tante proteste, elevate in coro dagli amministratori di tutta Italia, si auspica che il Governo riveda e ammorbidisca le sue posizioni attraverso modifiche al Decreto Fiscale, ma in caso contrario il Sindaco Mangialardi ricorda che starà ai Comuni non allentare la pressione e continuare a far sentire la propria voce in modo forte, coordinato e unanime attraverso il prezioso ruolo dell’ANCI.

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