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Partecipazione: “con il Referendum Senigallia diventa più democratica”

La proposta votata all'unanimità al Consiglio Comunale svoltosi il 29 ottobre

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Paolo Battisti

A Senigallia il Referendum comunale è finalmente diventato uno strumento di vera partecipazione e democrazia. La proposta di modificare gli articoli 65 e 66 dello Statuto e il nuovo regolamento per la disciplina dei referendum comunali, partita con una mia richiesta ufficiale, ma con l’appoggio di Roberto Mancini e di tutto il Gruppo Partecipazione, ieri sera (mercoledì 29 ottobre) in Consiglio Comunale è stata votata dalla unanimità dei presenti (24 voti favorevoli su 30).

Il Referendum comunale è uno degli strumenti principali per l’attuazione della Democrazia Diretta. Durante ogni turno elettorale le diverse forze si confrontano su molte tematiche, ma non tutte vengono affrontate e non tutte sono presenti nei rispettivi programmi elettorali. Oppure c’è l’esigenza di dare una valutazione dell’operato dell’Amministrazione su un determinato provvedimento. Ci è sembrata quindi una cosa giusta, sensata e onesta coinvolgere direttamente la cittadinanza su tematiche che giornalmente la interessano da vicino. Questo è un grande segno di democrazia partecipata e reale e avvicina tutta la comunità ‘alla cosa pubblica’ e alla sua funzione di servizio.

Grazie a tali caratteristiche, i dubbi e le critiche alle forme di democrazia diretta genericamente intese non sussistono e, la sovranità ricade nelle mani del popolo.
In pillole il referendum, di tipo consultivo, propositivo o abrogativo, potrà essere indetto dal Sindaco o a seguito di deliberazione di almeno i due terzi dei componenti del Consiglio Comunale o da richiesta dell’8% dei cittadini. I cittadini che intendono promuovere un referendum devono costituirsi in Comitato promotore composto da almeno 150 elettori presentando l’apposita richiesta.

Nel referendum abrogativo il Consiglio Comunale dichiarerà entro 15 giorni dallo svolgimento del referendum con proprio atto deliberativo l’avvenuta abrogazione. Nei referendum consultivi o propositivi, invece, il Consiglio Comunale adotterà entro due mesi dalla proclamazione dell’esito della consultazione le determinazioni conseguenti, coerentemente alle indicazioni espresse dagli elettori. La proposta di referendum, prima dell’avvio della raccolta delle firme, sarà sottoposta al giudizio di ammissibilità di un Comitato di Garanti, che darà risposta entro 30 giorni.

Il Consiglio di Garanti sarà composto da tre membri esperti in materie giuridico-amministrative. I primi due componenti saranno eletti dal Consiglio Comunale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, mentre il terzo componente (per garantire una totale indipendenza) è designato dall’Ordine degli Avvocati di Ancona tra gli avvocati di età inferiore ai quaranta anni.

Come Gruppo Partecipazione Senigallia vogliamo ringraziare innanzitutto il presidente della I Commissione, Mario Fiore, che, con il suo altissimo senso delle istituzioni, è divenuto il garante di tutti e ha permesso di giungere a questo importante risultato. E poi un grazie va a tutti i commissari della suddetta commissione, che, spogliandosi di pregiudizi e appartenenze politiche, hanno lavorato insieme per il bene comune.

 

di Paolo Battisti (Capogruppo Consiliare Partecipazione)
https://www.facebook.com/GruppoPartecipazioneSenigallia

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