Voleva riscattare un presunto torto subito in ambito lavorativo l’autore del gesto intimidatorio del 22 dicembre scorso. E’ questa l’ipotesi a cui sono giunti i Carabinieri di Senigallia in merito all’azione intimidatoria che pochi giorni prima di Natale creò una certa apprensione nel senigalliese per il rinvenimento a Marzocca di Senigallia d’una testa di agnello mozzata.

I militari di Marzocca e i colleghi della compagnia di Senigallia sono riusciti ad identificare e a denunciare a piede libero come responsabile del gesto l’imprenditore agricolo B.V.A., classe 1970, residente in provincia di Pesaro, per la violazione dell’art. 612 C.P. (minacce).

Nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 dicembre 2012, il 42enne lasciò una testa di agnello mozzata all’angolo tra via della Resistenza e via M.Polo, probabilmente – stando a quanto emerso dalle indagini – per riscattarsi di un presunto torto subito dall’imprenditore della Energy Resources Giovanni Emidi.

Dopo nemmeno due mesi di indagini, i militari dell’Arma sono riusciti a dare un nome e un volto all’autore del gesto, smentendo quanto era apparso su alcuni quotidiani locali cartacei, ovvero che la “mano” del gesto intimidatorio fosse da ricondurre ad organizzazioni criminali.