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Colonie Unes-Enel, convegno in difesa della storia di Senigallia

L'interesse storico, architettonico e turistico che la Soprintendenza ha rivoltato

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Luciano ChiappaLe ragioni in difesa della Colonia Unes-Enel, che ormai da quasi un anno stiamo sostenendo, non poggiano su estemporanee valutazioni o su strumentalità politiche, bensì sui fatti della storia del novecento senigalliese, sulla razionale valutazione dei molteplici profili d’interesse culturale che l’immobile in questione ha incorporato nell’arco di quasi un secolo.

Ad ulteriore e ancor più approfondita analisi di tutti gli elementi che concorrono a fare della ex Unes-Enel un vero e proprio monumento da tutelare quale luogo della memoria e valorizzare quale risorsa per lo sviluppo di nuove forme di turismo legate ai beni culturali, si svolgerà Giovedì 30 luglio 2009 alle ore 21.15 al Palazzo del Duca di Senigallia un incontro pubblico che vede la partecipazione di qualificate personalità nel campo della storia e della cultura.

All’incontro saranno esposte diverse fotografie tratte dall’archivio fotografico di Umberto Veroli e di Giorgio Pegoli che ha curato le immagini. Porteranno al convegno il loro contributo:

Ettore Baldetti storico. Baldetti, già assessore alla cultura del comune di Senigallia e vicepresidente della consulta comunale città territorio ambiente, si è sempre espresso per tutelare l’edifico della ex Colonia Unes-Enel come fondamentale testimonianza della memoria marchigiana e senigalliese. Oltre alle fonti documentali esistenti e già note, le recenti ricerche hanno evidenziato novità come la sopravvivenza di un’internata ebrea, oggi residente in Israele, la quale ricorda di aver vissuto col timore di essere deportata in Germania come allora si diceva fosse avvenuto in precedenza per altri internati; la presenza tra gli internati di ebrei senigalliesi; il fatto che la colonia Unes, luogo ufficialmente destinato a centro di segregazione durante la repubblica sociale italiana, è stato anche una prigione per i genitori dei renitenti senigalliesi alla leva.

Salvatore Santuccio della Università di Camerino studioso di quel particolare profilo dell’architettura italiana del novecento che è ormai definito come “architettura razionalista” e che vede nelle Colonie Marine un elemento fondamentale. Santuccio ha pubblicato a riguardo uno studio approfondito e dunque mostrerà come la nostra Colonia si inquadri a buon diritto e come elemento di valore nel contesto dell’architettura razionalista italiana la quale ha influenzato gli stili architettonici di diverse sponde del mediterraneo.

Palazzo ex EnelCostantino di Sante dell’Istituto Storia Marche il quale illustrerà la vicenda storica dei campi di concentramento nazifascisti sul territorio marchigiano e dell’Italia centrale. Fatto storico questo, forse poco conosciuto come poco conosciuta è tutta la storia del novecento senigalliese, ma di grande importanza per una completa comprensione del fenomeno dell’internamento nazifascista durante la seconda guerra mondiale. Si potrà allora meglio comprendere il ruolo svolto dal Sito della ex Colonia Unes-Enel quale Campo di concentramento e come Senigallia, successivamente lla liberazione, sia stata un centro importante di raccolta e passaggio dei profughi di guerra.

Carlo Saletti dell’Università di Mantova esperto di luoghi della storia italiani ed europei, che mostrerà che oggi non solo è possibile ma è auspicabile far leva sui luoghi della storia e dei beni storico culturali per poter promuovere nuovi mercati turistici. Mercati capaci tra l’altro di produrre flussi annuali di significativa importanza e non solo nazionali. D’altra parte sono proprio di questi giorni i dati sulla mostra di Raffaello ad Urbino (centotrentamila visitatori) i quali dimostrano che “la cultura paga”; mentre gli attuali amministratori senigalliesi dovrebbero spiegare ai cittadini quale senso abbia ancora perseguire la politica forsennata del miniappartamento se non quello dell’arricchimento di poche persone e della distruzione del territorio e dei valori di una comunità.

La vicenda sta divenendo un caso nazionale non solo perché è stata pubblicata su autorevoli testate giornalistiche (Panorama, Libero, Il Manifesto, Corriere della Sera, Gr1-Rai), ma anche perché qualificate personalità italiane se ne stanno interessando e tra queste vogliamo citare il sostegno alle iniziative in difesa della Unes-Enel, del professor Carlo Spartaco Capogrego attivo presidente della Fondazione Ferramonti, uno tra i massimi studiosi dell’internamento nazifascista in Italia.

da Luciano Chiappa

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 28 luglio, 2009 
alle ore 18:46
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Commenti
Ci sono 3 commenti
s.l. 2009-07-28 20:37:07
da un anno nessuno si è accorto di voi, ci sara' pure un motivo, no?
Anonimo2009-07-30 16:04:48
spero vivamente che si riesca a salvare un monumento!!!!!!!!!!!!!!!!
Anonimo2009-07-31 14:13:42
monumento?
si! Io salverei la scalinata!
volete il mortorio a Senigallia....
Vi siete accorti che tranne il sabato sera, gli altri giorni alle 11 non c'è più un cane in giro?
Continuate così.
Salviamo un edificio intero come monumento!
Che sciapigotti!!!!
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