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Senigallia Concerti 2023/24 - The best of Stevie Wonder and Ray Charles - 18/02/2024

Presidio per la pace a Senigallia

Siamo a quota 65

Presidio "Vogliamo la Pace Subito"

65° PRESIDIO CONTRO LA GUERRA

SABATO 10 FEBBRAIO

ORE 18.30 / 19.30 – PIAZZA SAFFI

PERCHÉ SONO LE ARMI CHE FANNO LE GUERRE

Tra i produttori di armi, l’Italia è al sesto posto nel mondo con una quota di mercato pari al 3,8%.

I primi tre nostri clienti sono il Qatar (24% delle vendite), l’Egitto (23%) e la Turchia (12%). Secondo l’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (Sipri), le vendite italiane continuano a crescere: a fine 2022 Roma aveva ordini in sospeso per 115 aerei ed elicotteri da combattimento, nove navi da guerra e 1.703 veicoli corazzati.

Dal 1990 la vendita di armamenti è regolata dalla legge n.185 (Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento), promulgata allora dopo una lunga mobilitazione di associazioni laiche e cattoliche iniziata negli anni ’70.

Prima, per quasi 50 anni, era sostanzialmente rimasto in vigore il Regio Decreto n. 1161 del 1941 (firmato da Mussolini, Ciano, Teruzzi e Grandi) che, sottoponendo l’intera materia al “segreto di Stato”, l’ha pressoché mantenuta fuori dal controllo del Parlamento anche in epoca repubblicana.

Attualmente, su proposta del governo e della maggioranza, è in discussione in Parlamento una modifica della legge 185/1990. In particolare, il rilascio delle autorizzazioni all’export verrebbe affidato al solo governo, sottraendo di nuovo informazioni e controllo al Parlamento e, quindi, alla società civile e all’opinione pubblica. Inoltre, sarebbe eliminata pure la vigilanza sugli Istituti di credito operativi nell’import/export di armamenti e, pertanto, se approvata, non si conosceranno più le banche che traggono profitti dal commercio di armi, anche condotto con paesi autoritari o coinvolti in conflitti armati.

Si torna all’antico, potremmo dire. E qualora ci fossero dubbi sulle differenze tra politiche coerenti con la Costituzione e orientate all’antifascismo, da un lato, e politiche cosiddette “post fasciste”, dall’altro, si prenda il caso sopra richiamato come valido esempio.

PAROLE E MUSICA CONTRO LA GUERRA

PER LA PACE SUBITO

1. PER L’IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA E IN PALESTINA/ISRAELE

2. CONTRO L’INVIO DI ARMI E CONTRO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI

3. PER UN’AZIONE DIPLOMATICA CONCRETA DEL GOVERNO ITALIANO AL FINE DI PROMUOVERE NEGOZIATI DI PACE

4.PER L’ACCOGLIENZA E L’ASSISTENZA A TUTTI I PROFUGHI

La cittadinanza è invitata

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Giovedì 8 febbraio, 2024 
alle ore 10:03
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Commenti
Ci sono 2 commenti
Glauco G. 2024-02-08 14:43:27
A che numero dovete arrivare prima di capire che non serve assolutamente a nulla quello che fate?
miguel2 2024-02-08 18:56:55
Qui sono d'accordo con @Glauco G. ma che notizia è? posso capire che questa gente non ha nulla da fare è si è inventata un'iniziativa inutile ma che comunque non fa male a nessuno ma mettere ogni volta presidio X... Siete schiavi della Nato caro Sig.ri andate a leggervi le condizioni di resa della seconda guerra mondiale, liberati si, siamo diventati una colonia, lo sanno tutti ma non si può dire.
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